inFormazione Cattolica e il giornalismo costruttivo sempre più necessario

LA PRIMA GIORNATA NAZIONALE DI INFORMAZIONE CATTOLICA E I PROGRAMMI DI SVILUPPO

Di Giuseppe Brienza

Nei giorni scorsi direttore, redattori e collaboratori della testata online inFormazione Cattolica si sono riuniti presso l’Opera Villa Troili a Roma per il loro primo incontro nazionale in presenza per fare il punto sul lavoro svolto ed elaborare alcuni programmi di sviluppo.

Ad aprire la Prima Giornata nazionale di questo progetto giornalistico di formazione-informazione, lanciato il 19 marzo 2020 in pieno lockdown che ha riscosso fin da subito una grande attenzione (dal 1° giugno 2020 al 20 giugno 2021 ha registrato poco meno di due milioni di visite con 641mila utenti sul sito, il 9% dei quali dagli Stati Uniti – a motivo soprattutto della campagna pro-Trump della testata -), è stato il prof. Orlando, con un intervento dal titolo inFormazione Cattolica e il giornalismo costruttivo.

Dopo aver illustrato brevemente l’origine del Giornalismo delle soluzioni, detto anche costruttivo, nato negli Stati Uniti nel 2012 grazie a David Bornstein e Tina Rosenberg del New York Times, entrambi fondatori del Solutions Journalism Network, il direttore di inFormazione Cattolica ha spiegato anzitutto cosa la “narrazione costruttiva” non è. Ovvero non significa «giornalismo positivo fine a sé stesso, cioè dare solo buone notizie; non è informazione ingenua, perché non c’è solo il bene (ma nemmeno solo il male!); non si riduce alle Breaking News, cioè non sensazionalismo che va sempre di fretta; non è giornalismo distruttivo, cioè non parla solo di polemiche o problemi, soprattutto se insolubili. Anzi, proprio a questo proposito il giornalismo costruttivo ambisce a portare le soluzioni, cioè non crea le risposte, le racconta».

Orlando ha quindi descritto i cinque criteri elaborati da Bornstein e Rosenberg per una narrazione costruttiva. «Si tratta – ha affermato il direttore di inFormazione Cattolica di cinque impatti-chiave per cercare di presentare un “giornalismo delle soluzioni”: 1) dirigendo l’attenzione delle comunità locali su storie vere, orientate alla soluzione di problemi, che descrivono come, quando e perché uomini e donne di altre parti della nazione hanno affrontato sfide e difficoltà superandole. 2) evitando il disfattismo grazie all’effetto “niente scuse” (se altri impegnandosi ce l’hanno fatta, perché non noi?); 3) rendendo il più efficace possibile l’effetto-emulazione di progetti o strategie già realizzate per invogliare la comunità a mobilitarsi, organizzarsi e raggiungere obiettivi audaci; 4) cercando di non dare per scontate le informazioni fornite dall’establishment perché spesso finiscono per descrivere parzialmente o a senso unico le varie situazioni critiche (con le inchieste giornalistiche, infatti, escono non di rado fuori i metodi per riformare le organizzazioni); 5) cercando di non accontentarsi dello Status quo o indulgere nella descrizione negativa e pessimistica dell’esistenza (chi sui giornali ha provato a farlo con un approccio costruttivo, spesso è stato anche parte della soluzione dei problemi)».

Cosa può fare quindi una piccola testata come inFormazione Cattolica? Almeno dare il buon esempio per passare, ha concluso Orlando, «Dalle attuali tre S del giornalismo Sesso-Sangue-Soldi alle tre B del futuro giornalismo: Buono-Bello-Bene».

Alla presentazione introduttiva del direttore è seguita quindi la relazione su Fatima: profezia del terzo millennio, a cura di padre Enzo Vitale icms, quindi il pranzo e la riunione redazionale di lavoro, a seguito della quale è stata aperta la sessione pomeridiana della Giornata Nazionale.

Molto apprezzata la presentazione del libro Le Serate di San Pietroburgo oggi, a cura di Pietro Licciardi, cui è seguito l’intervento di don Comolli L’uomo Pensante… via internet, dedicato al suo blog di “bioetica, sanità e religione che, per diversi aspetti, costituisce un punto di riferimento per il lavoro di inFormazione Cattolica.

È poi iniziata la parte aperta al pubblico, con tre ospiti esterni.

Il giurista Daniele Trabucco, nel suo intervento dal titolo La famiglia nella Costituzione, ha sostenuto come l’art. 29 della nostra Carta, quello dedicato alla «società naturale fondata sul matrimonio», a causa del suo carattere “aperto” e non chiaramente fondato sul diritto naturale, «può ricevere qualunque tipo di interpretazione in ragione del resto del carattere “modulare” del Testo fondamentale del 1948».

Nel question time Due contro tutti: domande & risposte di filosofia e bioetica, la prof.ssa Giorgia Brambilla, docente stabile presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” (APRA) e incaricato presso la Pontificia Università Lateranense e il prof. Pierluigi Pavone, che insegna Filosofia nel medesimo Ateneo, hanno risposto approfonditamente alle varie domande dei partecipanti (difesa della vita non su base confessionale bensì naturale e razionale, origini gnostiche dell’attuale Pensiero Unico, etc.).

Ha concluso l’evento il Rosario meditato, con riflessioni di padre Vitale ispirate al messaggio e alla spiritualità di Fatima. L’appuntamento per la II Giornata nazionale di inFormazione Cattolica è stato fissato per la prossima estate, sempre a Roma.

 

NELLA FOTO: alcuni redattori di Informazione Cattolica
riflettono sulle attività del sito.

Per conoscere tutti i redattori e i collaboratori vedi QUI

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