“I massoni sono nemici della Chiesa Cattolica”

L’ATTENZIONE SPECIALE DI SAN MASSIMILIANO KOLBE (1894-1941) AI MEMBRI DELLA SETTA MASSONICA È MOTIVATA DAL FATTO CHE “ATTUALMENTE LA MASSONERIA È SENZA DUBBIO IL CAPO DEL SERPENTE INFERNALE

Di Diego Torre

“Guardandoci attorno e vedendo dappertutto tanto male, noi vorremmo sinceramente porre un riparo a questo male, condurre gli uomini al sacratissimo Cuore di Gesù attraverso l’Immacolata e così rendere eternamente felici fin da questa vita i nostri fratelli che vivono in questo mondo. Guerra al male dunque, una guerra implacabile, incessante, vittoriosa” (SK 1160). “Noi siamo testimoni di una febbrile attività diretta contro la Chiesa di Dio, di un’attività che purtroppo non è senza frutti e che ha a disposizione propagatori senza numero…” (SK1254). 

Così inizia una conferenza di san Massimiliano Kolbe del 1922 che analizza la storia, le forze e la strategia della massoneria, i pronunciamenti dei pontefici contro di essa ed i suoi veri obiettivi: “la liquidazione totale del mondo soprannaturale. È evidente che a questo punto non si parla più né di religione né di moralità. La tendenza verso questo scopo è evidente ad ogni passo. L’arte, la letteratura e la stampa periodica, i teatri, i cinema, l’educazione della gioventù e la legislazione si muovono con passo veloce verso l’eliminazione del mondo soprannaturale e il soddisfacimento dei piaceri della carne” (ib.). E’“un’azione sistematica derivante da un principio della massoneria:” Distruggete qualsiasi religione, soprattutto quella cattolica”.  … “noi non vinceremo la religione cattolica con il ragionamento, ma solo pervertendo i costumi”. E affogano le anime in una colluvie di letteratura e di arte volta ad indebolire il senso morale: l’invasione di sudiciume morale scorre ovunque portata da un largo fiume. Le personalità si afflosciano, i focolari domestici vanno a pezzi, e la tristezza cresce assai nel fondo dei cuori insudiciati. Non sentendo in sé stesse la forza di levarsi il giogo che le tiene avvinte, sfuggono la Chiesa, oppure insorgono addirittura contro di essa” (SK 1328).

Egli è  ispirato a fondare la Milizia dell’Immacolata da una blasfema manifestazione massonica.  “Negli anni precedenti la guerra, nella capitale del cristianesimo, a Roma, la mafia massonica, ripetutamente disapprovata dai pontefici, spadroneggiava in maniera sempre più sfrontata. Non rinunciò neppure a sbandierare per le vie della città, durante le celebrazioni in onore di Giordano Bruno, un vessillo nero con l’effigie di San Michele Arcangelo sotto i piedi di Lucifero e tanto meno a sventolare le insegne massoniche di fronte alle finestre del Vaticano. Una mano incosciente non provò orrore neppure nello scrivere: “Satana governerà in Vaticano e il Papa lo servirà come guardia svizzera”… Tale odio mortale verso la Chiesa di Cristo e verso il suo vicario in terra non era soltanto una ragazzata di individui traviati, ma un’azione sistematica derivante da un principio della massoneria: Distruggete qualsiasi religione, soprattutto quella cattolica” (SK 1348).

L’attenzione speciale del Santo ai membri della setta è motivata dal fatto che “Attualmente la massoneria è senza dubbio il capo del serpente infernale(SK 1046).

Ma il nostro non fa sconti neanche a protestantesimo, socialismo, ateismo fino a “tutto ciò che è macchiato di peccato, che non conduce a Dio, che non è amore; è tutto ciò che proviene dal serpente infernale, il quale è la menzogna, e da lui solo: tutti i nostri difetti, quindi tutte le nostre colpe” (SK 1331).

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