Aveva un talento straordinario ma era anche incontrollabile caratterialmente…

IL 29 SETTEMBRE DEL 1571 NASCEVA A MILANO MICHELANGELO MERISI DA CARAVAGGIO. UN ARTICOLO DELL’EX AMBASCIATORE SLOVACCO IN ITALIA A 450 ANNI DALLA NASCITA DI UNO DEI MAGGIORI RAPPRESENTANTI DELL’ARTE OCCIDENTALE DI TUTTI I TEMPI

Di Jozef Mikloško

Nel 2021 ricorre il 450° anniversario della nascita del famoso pittore italiano Caravaggio. Aveva un talento straordinario, desiderava la libertà, pensava in modo indipendente, fuggiva, anche di natura incontrollabile, aveva frequenti conflitti, era spesso in prigione. È considerato il fondatore dell’arte moderna, è l’ultimo grande pittore religioso d’Italia, è il fondatore del tenebrismo, la tecnica del “chiaroscuro”, basata sul contrasto drammatico del mondo e delle tenebre.

Nacque a Caravaggio presso Milano, l’anno in cui i cristiani sconfissero i Turchi presso Lepanto. È arrivato a Roma all’età di 21 anni. Non fu facile affermarsi lì, il suo talento fu notato anche dai cardinali, in particolare dal cardinale Francesco M. del Monte. Quando si ammalò gravemente, fu curato in un ospedale per i poveri. Lì dipinse un autoritratto chiamato “Bacchino malato“, e il “Davide e Golia” (con la testa di Golia che è il suo ritratto).

Vincenzo Giustiniani, lo sponsor di Caravaggio, si scusò poi per aver dato soldi alle arti e non ai poveri. Suo fratello Benedetto era cardinale, entrambi collezionisti di dipinti e sculture, e possedevano quindici dipinti di Caravaggio.

Dopo diversi temi profani, il primo dipinto religioso di Caravaggio, “La conversione di Maria Maddalena“, fu seguito da S. Caterina, S. Francesco d’Assisi in estasi e dipinti della Vergine Maria. Il suo preferito era Giovanni Battista, che dipinse in otto dipinti.

Caravaggio non aveva soldi per pagare i modelli. Le sue donne nei dipinti sono quindi spesso le stesse. Così la cortigiana F. Melandroni divenne il volto della tela dedicata a Santa Caterina del 1597 e quello intitolato “Giuditta e Oloferne” del 1599.

Hanno suscitato critiche anche la “Deposizione dalla croce” (1604) e la “Morte della Vergine Maria” (1606), che si trovano nella Pinacoteca Vaticana e al Louvre. Oggi, però, le persone sono rapite solo dalla bellezza di queste opere. Il suo dipinto speciale è “Le sette opere di misericordia” (1607), dove le mostra tutte: dar da mangiare gli affamati, da bere gli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i pellegrini, assistere i malati, visitare i prigionieri e seppellire i morti.

Caravaggio ha avuto molti problemi personali, che sono culminati in 1606, quando uccise un uomo in duello. Fuggì prima della punizione recandosi a Malta, Messina, Palermo e Napoli, dove Roma non aveva giurisdizione. A Malta, dipinse il suo unico grande dipinto firmato, “Il Battesimo di Giovanni Battista“. I Cavalieri di Malta lo nominarono loro cavaliere per questo, ma in seguito lo annullarono a causa dei suoi problemi.

Sulla via per Roma Caravaggio morì, per motivi poco chiari, il 18 luglio 1610 sulla spiaggia di Porto Ercole (Monte Argentario). Nel 2010 è stato dichiarato che le sue spoglie si trovavano nella chiesa di Sant’Erasmo in Porto Ercole.

Il suo ultimo dipinto, “Il martirio di S. Ursula” fu completato nell’estate del 1610 a Napoli. È considerato il miglior dipinto italiano del XVII secolo. Dopo il restauro, fu acquistato dalla Banca Commerciale Italiana di Napoli e cerimoniosamente presentato nel 2004 a Villa Borghese.

Nel 2001 c’è stata una mostra di dipinti di Caravaggio a Palazzo Giustiniani a Roma. Si entrava silenziosamente e sacramente nelle stanze buie con i quadri illuminati. I dipinti con temi religiosi tradizionali sono dipinti in modo non convenzionale, in contrasto con la luce e l’oscurità, con grande attenzione ai dettagli. Cristo, sua madre e gli apostoli, non sono al centro delle cose. Sono rappresentati da persone reali della strada, non volti artificiali del mondo soprannaturale. Caravaggio dipinse i quadri dei santi “a terra”, e spesso fu criticato per questo e le sue opere furono rifiutate dopo essere state ordinate e finite.

Una piccola curiosità: Caravaggio è stato raffigurato anche su una banconota da centomila lire valida in Italia fino all’entrata in vigore dell’euro.

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