Curiosità biografiche su San Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla)

“I SANTI MANIFESTANO IN DIVERSI MODI LA PRESENZA POTENTE E TRASFORMANTE DEL RISORTO” (BENEDETTO XVI)

Di Mariella Lentini*

 

«Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!». Sembra di sentire ancora la sua voce e il suo accento slavo, inconfondibile. Il mondo intero ha così iniziato ad amare Giovanni Paolo II, il papa polacco venuto dall’Est. È il 16 ottobre 1978, festa di Santa Edvige, patrona della Polonia. Dal balcone di Piazza San Pietro si affaccia il nuovo pontefice: Karol Józef Wojtyla. Il suo esordio «Se mi sbaglio, mi corigerete» lo rende subito simpatico. Il suo è stato uno dei pontificati più lunghi della storia, durato ventisette anni. Un papa pellegrino come nessuno prima di lui (104 viaggi internazionali e 146 viaggi in Italia) per portare in ogni continente un messaggio di speranza e di pace, il dialogo tra le religioni e i popoli. È il primo papa a recarsi presso il Santuario Mariano di Lourdes e ad essere ricevuto alla Casa Bianca negli USA.

Karol Wojtyla nasce il 18 maggio 1920 a Wadowice, vicino a Cracovia. A nove anni perde l’adorata madre Emilia, nel 1932 anche il fratello maggiore, medico. Infine il padre si spegne nel 1941. Karol, appena ventenne, rimane solo. E da solo affronta la vita. Universitario, durante la Seconda guerra mondiale, lavora come operaio in una cava di pietra, guadagnandosi da vivere. Durante questi anni bui Karol sperimenta le brutture dell’invasione nazista in Polonia. Arriva la “chiamata”. Le letture di San Giovanni della Croce e di Santa Teresa d’Avila sono fondamentali per la sua formazione spirituale. Così nel 1946 Karol Wojtyla diventa sacerdote.

Nel 1958 è ordinato vescovo e nel 1967 cardinale. Devotissimo alla Madonna, quando viene eletto papa fa inserire la lettera M sul suo simbolo. Giovanni Paolo II lotta contro le ideologie totalitarie del nazismo e del comunismo. Tuona contro l’amoralità e la corruzione della società moderna capitalista. Quel 13 maggio 1981 è l’anniversario della prima apparizione della Madonna di Fatima. Un giorno che non si dimentica: l’attentato in Piazza San Pietro. Da quel proiettile, sparato a distanza ravvicinata, Wojtyla si salva per miracolo. Il papa ringrazia la Madonna di Fatima e fa incastonare il proiettile dentro la corona della sua statua. Segue il perdono di Giovanni Paolo II al suo attentatore con lo storico abbraccio in carcere.

Nel 1985 sua è l’idea di dare vita alla “Giornata Mondiale della Gioventù” (GMG), raduni internazionali di ragazzi provenienti da tutto il mondo in una città scelta dal pontefice (queste quelle scelte dal pontefice polacco: Buenos Aires (Argentina 1987); Santiago de Compostela (Spagna 1989); Częstochowa (Polonia 1991); Denver (USA 1993); Manila (Filippine 1995); Parigi (Francia 1997); Roma (Italia 2000); Toronto (Canada 2002); Colonia (Germania 2005).

Nel 1994 Karol Wojtyla dà l’avvio agli Incontri Mondiali delle Famiglie. Il 27 ottobre 1986 organizza ad Assisi un incontro invitando i capi di tutte le religioni del mondo per pregare a favore della pace. In Grecia incontra gli ortodossi, a Damasco visita una moschea, a Roma una sinagoga, prega davanti al Muro del Pianto in Terra Santa. Nel 2000 clamorosa è la coraggiosa richiesta di perdono a nome della Chiesa cattolica, per sue mancanze nel corso della storia nei confronti della donna, degli ebrei, della tratta degli schiavi.

Malato da tempo, Giovanni Paolo II muore a Roma il 2 aprile 2005. Un solo unico grido d’invocazione arriva dalla capitale d’Italia, invasa da milioni di pellegrini: «Santo subito!». Il 1° maggio 2011 Wojtyla viene proclamato beato da papa Benedetto XVI Joseph Ratzinger e il 27 aprile 2014 santo da papa Francesco Jorge Mario Bergoglio.

Tanti i miracoli di guarigione che gli si attribuiscono, soprattutto da tumori. Appassionato di poesia, lascia una raccolta di sue liriche e alcuni libri diventati famosissimi, tra i quali: Varcare la soglia della speranza (Mondadori 1994); Dono e mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio (Libreria Editrice Vaticana 1996); Trittico romano, meditazioni in forma di poesia (Libreria Editrice Vaticana 2003); Alzatevi, andiamo! (Mondadori 2004); Memoria e identità (Rizzoli 2005).

 

* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”

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