Monsignor Suetta: “accostiamoci al Sacramento della Penitenza per ritrovare la vera felicità”

Monsignor Suetta: “accostiamoci al Sacramento della Penitenza per ritrovare la vera felicità”

A cura di Maria Bigazzi

IL VESCOVO DI VENTIMIGLIA-SANREMO E IL SUO MESSAGGIO DI AVVENTO AI FEDELI

Siamo ormai giunti alla fine dell’anno liturgico completato domenica scorsa, festa di Cristo Re, e ci accingiamo a cominciare uno dei periodi più importanti, la preparazione al santo Natale.

Con l’inizio dell’Avvento disponiamo anche il nostro cuore attraverso i Sacramenti, ad accogliere il Salvatore che viene in mezzo a noi, ricordandoci che nulla è perduto se Lui è con noi.

Nonostante il periodo di grande instabilità e incertezza, di ingiustizie e soprusi nei confronti delle persone, niente ci deve distogliere dalla contemplazione del mistero di Dio fatto Uomo per la nostra salvezza. I cuori sfiduciati, stanchi e oppressi troveranno riposo e ristoro solo nel Signore che dà la vera forza per affrontare le prove e le difficoltà della vita.

Mons. Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia-Sanremo nel suo messaggio di Avvento ai fedeli riprendendo la frase del Vangelo di Luca “Alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina” (Lc  21, 28), invita a prepararsi alla celebrazione della nascita di Gesù ritornando all’essenzialità del cristiano.

Queste le parole del vescovo: “Lo scorrere inesorabile del tempo ci conduce alle porte di un altro Avvento da vivere in preparazione alla celebrazione del Santo Natale di Gesù. I tempi tipici della prima tappa del nuovo Anno Liturgico sono quelli della veglia e della salvezza, collocati nella sorprendente cornice della gioia semplice e pura per la presenza del Signore in mezzo al suo popolo. La confusione e la fatica del momento presente esprimono un invito alla essenzialità e concretamente suggeriscono di intensificare la preghiera, una sapienziale revisione di vita e la pratica della carità spicciola e concreta. Forse mai, come in questo frangente della storia, siamo chiamati a rintracciare pace e sicurezza nell’interiorità feconda della vita di fede, imparando a gustare un Natale fatto di semplicità, conversione e condivisione. Prepariamo il Natale soprattutto nel calore della famiglia e nella fraternità della vita parrocchiale: torniamo a gustare il sapore dell’accoglienza, dell’ascolto e del perdono e ci ritroveremo, come d’incanto, ai piedi di Gesù Bambino nella povera grotta di Betlemme per sperimentare tutta la tenerezza di Dio e per lasciarci rinnovare dall’abbraccio della sua misericordia. Esorto tutti ad accostarsi al Sacramento della Penitenza per ritrovare la vera felicità dell’incontro con il Figlio di Dio fatto uomo. […] Auguro a tutti un Buon Natale, spoglio di carabattole e ricco di Dio, e tutti benedico di cuore”.

Teniamo a mente l’invito del vescovo e prepariamoci ad attendere il Signore che viene, offrendogli in dono la nostra vita e le nostre gioie e afflizioni, certi che Lui verrà in nostro aiuto se davvero lo amiamo e gli restiamo fedeli fino alla fine.

 

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