Parco intitolato alla battaglia di Lepanto (quella che liberò l’Europa dall’Islam) scatena polemiche

di Angelica La Rosa

L’ON. VITO COMENCINI: “È UNA SCELTA CORAGGIOSA, GIUSTA DAL PUNTO DI VISTA CULTURALE E DEI VALORI CHE QUESTA INIZIATIVA RAPPRESENTA, OLTRE AL SIGNIFICATO STORICO CHE PORTA CON SÉ. È IMPORTANTE RICORDARE GLI AVVENIMENTI CHE HANNO SEGNATO IL PASSATO DELLA CIVILTÀ CLASSICO CRISTIANA, IN PARTICOLARE UNA BATTAGLIA DURANTE LA QUALE L’EUROPA DIFESE I PROPRI CONFINI CONTRO L’IMPERO OTTOMANO

Chi si esprime contro la decisione del sindaco di Monteforte d’Alpone (Verona) di intitolare un parco giochi alla Battaglia di Lepanto dimostra di vergognarsi della nostra storia, della nostra identità“. Così ha dichiarato il deputato della Lega Vito Comencini, intervenendo sul caso politico e plaudendo al provvedimento del primo cittadino Roberto Costa, anche lui del partito di Matteo Salvini.

È una scelta coraggiosa, che ritengo giusta dal punto di vista culturale e dei valori che questa iniziativa rappresenta, oltre al significato storico che porta con sé. È importante ricordare gli avvenimenti che hanno segnato il passato della civiltà classico cristiana, in particolare una battaglia durante la quale l’Europa difese i propri confini contro l’impero ottomano“, ha affermato Comencini.

Le polemiche da parte di alcuni rappresentanti politici sono state sollevate per una certa ignoranza storica, in quanto non fu solamente la Repubblica di Venezia a battersi in prima linea e soprattutto non fu un conflitto nei confronti dei mussulmani, come affermato da qualcuno. Non è stata strettamente una questione religiosa, ma una strenua difesa delle libertà e della civiltà europea, attraverso la Lega Santa“.

Comencini ha concluso spiegando che la battaglia di Lepanto “vide tra l’altro protagonisti anche molti reparti militari veronesi. Non riconoscere la valenza di questo avvenimento storico significa rinunciare ai valori che caratterizzano il nostro territorio e le nostre radici“.

Quattrocentocinquanta anni fa“, come sta scritto nel testo della delibera di giunta, si consumava la vittoria della Repubblica di Venezia, Stati pontifici e Spagna contro gli islamici dell’l’impero ottomano, “la più nobile e ammirabile vittoria della Repubblica di Venezia“, riporta la delibera citando l’ammiraglio veneziano Sebastiano Venier, “evento che ha sicuramente segnato la storia e la cultura dei paesi dell’Europa nei secoli successivi“.

 

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