Nel Salvador dominato dalla violenza l’esempio di padre Rutilio Grande

a cura di Angelica La Rosa

UN GESUITA A FIANCO DEI CAMPESINOS E DEGLI EMARGINATI

Nel Salvador dominato dalla violenza il gesuita padre Rutilio Grande (1928-1977) aveva a cuore solo il Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa, che ha messo in pratica schierandosi a fianco dei campesinos e degli emarginati. Per questo motivo è stato assassinato dagli squadroni della morte insieme al catechista Manuel Solórzano e al giovane Nelson Lemus. La sua morte ha toccato profondamente mons. Romero, allora arcivescovo di San Salvador, che nel 1980 verrà a sua volta ucciso per lo stesso impegno a favore dei poveri.

Il 21 febbraio 2020 la Congregazione delle Cause dei Santi ha pubblicato il decreto che riconosce il martirio di padre Rutilio e dei suoi due compagni. È stato beatificato a San Salvador il 22 gennaio 2022.

“Rutilio Grande” (Edizioni San Paolo 2022, 272 pagine, euro 22), di Thomas M. Kelly, in uscita oggi, è una biografia di padre Rutilio incentrata sulla sua missione a fianco degli ultimi, che mette a frutto l’insegnamento del Concilio Vaticano II e del convegno ecclesiale di Medellín nel 1968.

Il volume di Thomas M. Kelly (professore di teologia sistematica e direttore dell’Office of Academic Service-Learning presso la Creighton University di Omaha, Nebraska) aiuta inoltre a comprendere temi cardine del papato di Francesco quali la Chiesa in uscita e la Chiesa povera per i poveri.

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