La gioia, il segno distintivo del discepolo di Gesù

La gioia, il segno distintivo del discepolo di Gesù

di don Ruggero Gorletti

COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO DI VENERDÌ 27 MAGGIO 2022

Dal vangelo secondo san Giovanni (16, 20-23a)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla». 

COMMENTO

«La vostra tristezza si cambierà in gioia». È la gioia il segno distintivo del discepolo di Gesù. Non l’allegria fracassona e godereccia, non l’ottimismo sciocco di chi non vede i problemi quando ci sono, ma la gioia profonda, vera, di chi sa che, anche in mezzo alle tribolazioni e alle difficoltà, non siamo soli. Di chi sa che il Padre che ci ha creati ci ama e non ci vuole perdere, che il Signore Gesù è vivo, in anima e corpo, e segue passo passo la nostra vita, che lo Spirito Santo è una presenza discreta ma efficace in ogni circostanza della nostra vita.

Non siamo soli, non siamo abbandonati a noi stessi. Il Signore ci ama e veglia sulla nostra vita. La Vergine Santissima e tutti i santi del paradiso ci accompagnano in questo pellegrinaggio terreno. Non perdiamoci d’animo nei momenti di difficoltà o di dolore. Non siamo soli. Non lo saremo mai!

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