Piero Angela diffuse anche “luoghi comuni”, talvolta anti scientifici e anti cattolici
di Angelica La Rosa
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IL GIORNALISTA E CONDUTTORE TELEVISIVO PIERO ANGELA (1928-2022) HA DIFFUSO DURANTE LA SUA LUNGA VITA TANTO SCIENTISMO E, NEGLI ULTIMI ANNI, ANCHE L’IDEOLOGIA GENDER
De mortuis nil nisi bonum («dei morti niente [si dica] se non bene»), dice una frase proverbiale latina a cui si ricorre per affermare che chi è morto non si può difendere e, quindi, va rispettato in ogni caso.
Non ci sottraiamo a tale regola e, pertanto, l’analisi che segue, è da intendersi non rivolta alla persona ma alla attività pubblica di Piero Angela (1928-2022), uno dei più importanti giornalisti e divulgatori scientifici italiani, morto ieri alla veneranda età di 93 anni. Il giudizio unanime sulla sua persona è ampiamente condivisibile: elegante, distinto, composto, misurato, garbato, preparato, tutti aggettivi che possiamo tranquillamente associare all’uomo.
“Era il frutto di una civiltà, di una famiglia, di una scuola che non erano state ancora travolte, dal Sessantotto in poi, dall’onda sguaiata, mai arginata, del neotribalismo dissolutivo americanoide”, ha scritto, il professor Martino Mora. Come dargli torto. Dal punto di vista dello stile e della preparazione culturale Piero Angela era certamente un esempio.
Non c’è italiano, probabilmente, che almeno una volta, non abbia assistito a qualche puntata (o a intere stagioni) del suo “Quark. Viaggi nel mondo della scienza” (poi diventato “SuperQuark“) ma non molti spettatori hanno capito, però, che Angela, in quanto divulgatore televisivo, non diffondeva tanto la scienza e la tecnica ma il cosiddetto “tecnoscientismo”, il tutto nutrito da una grande miopia spirituale.
Scrive in proposito il già citato Mora: «Questa suo estremo oscurantismo spirituale non si manifestava soltanto nella sua fissazione caricaturale nel volere smascherare tutti i “fenomeni paranormali” come imposture, ma soprattutto nella concezione del mondo che promanava da ogni puntata di Quark. In sintesi: esistono solo problemi materiali (non spirituali) ai quali la “ricerca” tecnico-scientifica (il progresso) fornirà prima o poi una riposta adeguata. Ovviamente che la tecno-scienza servisse anche alla manipolazione dell’umano ridotto a massa, nemmeno il sospetto. Così tanto i problemi dell’umanità quanto le loro immancabili soluzioni (e qui vi era lo sconfinamento nel puro fideismo umanista antropocentrico-progressista) sono solo di ordine materiale, cioè puramente quantitativo, legati all’esperienza visibile, al calcolo e alla strumentalità. La “ricerca” è la soluzione di tutto. E i soldi per la “ricerca”, ovviamente. […] È il riflesso scientista dell’economicismo mercantile. La completa chiusura del Cielo, perché esso in fondo non esiste. E se anche Dio esistesse per ipotesi, certo non è nostro problema. Abbiamo o non abbiamo molto più benessere materiale delle generazioni precedenti? Quindi non possiamo non essere sulla strada giusta. È evidente che da tali premesse di decadenza e chiusura spirituale della generazione seria, rigorosa, elegante, dignitosa dei Piero Angela, si sarebbe giunti quasi inevitabilmente alla generazione dei loro nipotini sotto-umani, i Fedez, gli Sfera Ebbasta e i loro numerosissimi seguaci».
Certo non pretendiamo che Piero Angela avesse lo stesso pensiero del grande scienziato Antonino Zichichi (“non esiste alcuna scoperta scientifica che possa essere usata al fine di mettere in dubbio o di negare l’esistenza di Dio“), ci saremmo accontentati di molto meno ma, duole riconoscerlo, come ha scritto Pietro Licciardi, Piero Angela è stato, dal punto di vista culturale, un personaggio televisivo “assai pericoloso, perché con il suo modo affabile di parlare di scienze ha dato credibilità e autorevolezza ai più triti luoghi comuni, talvolta anche anti-scientifici, e contribuito all’imbambolamento delle masse”, da ultimo, aggiungiamo, piegandosi anche all’ideologia gender.
Chi non ricorda, infatti, cosa disse alla trasmissione Rai di Fabio Fazio Che Tempo Che Fa. “Una cosa importante da capire: spesso viene vista l’omosessualità come un rapporto fisico, contronatura, in realtà le coppie omosessuali fanno esattamente lo stesso percorso: attrazione, innamoramento, gelosia, tradimento, vita di coppia, i figli, hanno amori esattamente come le coppie eterosessuali. Questo bisogna capirlo bene, altrimenti non si capisce questa necessità di esprimersi che hanno“, pontificava Angela, in una riflessione, naturalmente, che di scientifico non ha assolutamente nulla. Come non aveva nulla di scientifico il suo essere stato uno dei propagandisti televisivi della dittatura sanitaria degli ultimi due anni. Comunque sia, ci auguriamo possa aver ritrovato Dio almeno negli ultimi momenti della sua vita.