L’ultimo dei dogmi mariani: l’Assunzione della Beata Vergine Maria

di Teresa Ales

MARIA ASSUNTA IN CIELO: UN DOGMA PROCLAMATO SOLO NEGLI ANNI ’50 MA CON UNA STORIA MILLENARIA

Il 15 agosto è comunemente ricordato con il nome laico di “Ferragosto”, etimologia che deriva dal latino “Feriae Augusti” (riposo di Augusto), indicante una festività istituita dall’imperatore Augusto nel 18° a.c. per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. Per il mondo cristiano, invece, il 15 agosto ricorre una delle festività mariane più importanti lAssunzione della Beata Vergine Maria al cielo in anima e corpo. Salendo alla Gloria dei cieli, Gesù dice ai suoi discepoli: «Io vado a preparavi un posto» (Gv 14,1-6). Una promessa di salvezza e consolazione per tutti e, quindi, anche per Sua Madre, la Vergine Maria, la prima di tutta l’umanità ad essere accolta nel Regno Glorioso a ricordo e anticipazione della resurrezione della carne. Come ricordava Giovanni Paolo II in una delle sue catechesi, questa solennità deve essere per tutta l’umanità una festa di speranza perché ci ricorda che la nostra esistenza non termina qui, ma è destinata a risorgere in anima e corpo come è toccato alla Madre di Dio.

La celebrazione dell’Assunzione di Maria al cielo in anima e corpo è stata nei secoli, da sempre presente ed accolta, sia dal popolo di Dio che dalla Chiesa. Nonostante ciò, i teologi si dibatterono e non si trovarono tutti d’accordo a considerarla Verità Rivelata fin dall’inizio. La proclamazione ufficiale del dogma risale al 1°novembre 1950, grazie a Papa Pio XII, con la Costituzione Apostolica Munificentissimus Dei: «Noi pronunciamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che l’Immacolata Madre di Dio sempre Vergine terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla Gloria Celeste in animo e corpo». In ordine cronologico è il più recente dogma stabilito dalla Chiesa Cattolica, quasi un secolo dopo quello dell’Immacolata Concezione proclamato da Pio IX l’8 dicembre del 1854.

La proclamazione di questa Solennità è legata ad un episodio importante accaduto nel 1947 che, in qualche modo, riguardava papa Pio XII. Proprio in quell’anno, la Vergine Maria apparve a Bruno Cornacchiola, invitandolo a rientrare nella Chiesa Cattolica che lui combatteva con tenacia. La Vergine, parlandogli della Sua Assunzione al Cielo gli disse: «Il mio corpo non poteva morire e non morì, non poteva marcire e non marcì, perché l’Immacolata è nell’estasi d’Amore divino che Lui portata da Gesù Verbo mio figlio e dagli Angeli in Cielo, e così fu portata al trono della Misericordia divina». Il Papa Pio XII credette a queste parole e da lì la decisione di proclamare il dogma e la conseguente solennità dell’Assunzione di Maria al cielo in anima e corpo.

Con la Proclamazione del dogma, la Chiesa celebra alcuni privilegi concessi alla Vergine Maria: Maria Santissima non morì, ma si addormentò prima di essere accolta in cielo; il Suo corpo è libero da corruzione perché Immacolato, senza peccato originale per volontà divina; Maria Santissima è Assunta in cielo e glorificata da Dio perché con il suo “sì”, per la sua obbedienza a Dio, ha collaborato all’opera di Cristo.

La Solennità dell’Assunzione di Maria al Cielo ha origini orientali. La sua diffusione cominciò verso il 600 grazie all’imperatore Maurizio che estense la ricorrenza a tutto l’impero con il termine di “Dormitio Maria” o “Dormizione”, secondo la cui tradizione la Madonna non morì, ma si addormentò, come caduta in un sonno profondo prima di essere assunta in cielo. In occidente, la festività apparve per la prima volta intorno al V-VI secolo durante il papato di Sergio I con il nome di “Assunzione” o “Transito della Vergine”.

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