Ci faranno mangiare farine derivate da grilli e cavallette

Ci faranno mangiare farine derivate da grilli e cavallette

di Gian Piero Bonfanti

NEL 2030 DOVREMO NUTRIRCI DI INSETTI?

Chi parla dell’agenda 2030 viene spesso etichettato come complottista e tutte le affermazioni da questi fatte vengono considerate fake-news.

Eppure, sono anni che si discute delle tematiche contenute in questo programma.

Tuttavia siamo portati a pensare che, essendo l’anno 2030 lontano, vi siano problematiche molto più impellenti da affrontare, e ciò che ci appare paradossale viene momentaneamente accantonato. Al 2030 però mancano solo 8 anni, forse non ce ne rendiamo conto.

Sulle tematiche trattate nell’agenda negli ultimi anni l’acceleratore è stato schiacciato a fondo, proprio per recuperare un “ritardo cronico” (a detta di coloro che governano il mondo) in modo da poterci allineare ai parametri previsti dallo stesso programma.

Tra i vari temi “caldi” viene trattato anche quello legato alla sovrappopolazione.

Nei paesi Europei e occidentali c’è un evidente rischio di estinzione, dovuto alle campagne contraccettive, abortive ed eutanasiche, con una conseguente riduzione della popolazione.

Nei paesi in via di sviluppo si nota invece un aumento della popolazione, che porterebbe il numero degli abitanti terrestri ad una “soglia di rischio” (sempre a detta di quelli che governano il mondo).

Nelle poche righe che seguono, tratte dal sito dell’ONU, possiamo comprendere più o meno la portata e le motivazioni delle azioni che giornalmente vengono intraprese da organi governativi e non:

“I rischi legati al sovrappopolamento non sono solo connessi all’esaurimento delle risorse ma anche a problemi sociali, che portano a conflitti, e ambientali come il riscaldamento globale. Il crescente numero di persone presenti sulla terra infatti non è certo omogeneo e se in alcuni Paesi addirittura c’è un crollo demografico (come in Italia) in altri la popolazione continua a crescere determinando seri problemi di convivenza. Un altro grande problema è quello legato alla povertà e alla salute. Già oggi l’aspettativa di vita alla nascita nei paesi meno sviluppati è in ritardo di 7,4 anni rispetto alla media globale e per ora le previsioni sono pessimistiche. Se in questi Paesi le nascite son più alte infatti si muore anche decisamente più giovani. Questo è dovuto agli alti livelli di mortalità infantile e alle violenze e le guerre che coinvolgono in gran parte proprio le aree più povere. Il sovraffollamento porta a malnutrizione, diffusione di malattie mortali ma anche problemi sociali che spesso generano conflitti. Poi ci sono i Paesi dove la popolazione sta invecchiando sempre di più”.

In pochi ma esaustivi concetti possiamo comprendere anche il motivo per cui si parla sempre più di ambientalismo, surriscaldamento globale, aborto ed eutanasia, e non ultimo, del tema dell'”alimentazione”.

Secondo le ultime notizie, molte ditte dell’industria alimentare si starebbero orientando verso la produzione di “alimenti alternativi” mediante l’utilizzo di materia prime mai utilizzate precedentemente.

Stanno arrivando sul mercato i primi prodotti (già in commercio) che utilizzano farine derivate da insetti come grilli e cavallette.

Secondo molti studi, oltre ad essere alimenti che nel nostro immaginario potrebbero procurare repellenza, sembra che l’utilizzo continuo di questi prodotti potrebbe essere particolarmente dannoso.

Il corpo umano reagisce ad una sostanza scoperta dal chimico e farmacista francese Henri Braconnot nel 1811, un polisaccaride ed uno dei principali componenti dell’esoscheletro degli insetti e di altri artropodi, della parete cellulare dei funghi, del perisarco degli idroidi ed è presente anche nella cuticola epidermica, in altre strutture superficiali di molti altri invertebrati e nella parete cellulare di alcune microalghe marine: la chitina.

In uno studio dal titolo “Chitin and chitinase: Role in pathogenicity, allergenicity and health” (nih.gov) leggiamo che “in linea con la regola di base della sopravvivenza, le chitine e le chitinasi di auto-origine (componente del proprio corpo) sono protettive, ma quelle di origine non autonoma (da altri organismi) sono dannose per la salute. Le chitine esogene e le chitinasi provocano l’immunità innata umana per generare un diluvio di citochine infiammatorie, che feriscono gli organi (portando ad asma, dermatite atopica ecc.), e in situazioni persistenti portano alla morte (sclerosi multipla, lupus eritromatoso sistemico (LES), cancro, ecc.). Sfortunatamente, l’ipersensibilità stimolata dalla chitina-chitinasi è una causa comune di allergia professionale. D’altra parte, la chitina e il suo derivato deacetilato chitosano si stanno dimostrando sempre più utili nelle applicazioni farmaceutiche, agricole e di biocontrollo. Questa revisione critica discute il complesso nesso tra chitina e chitinasi e valuta sia i loro aspetti patogeni che quelli utilitaristici”.

Alla luce di tutte queste informazioni ci si chiede quali siano i motivi per cui alcuni personaggi, più o meno noti, stiano promuovendo l’alimentazione tramite cibi prodotti con insetti.

Quello che fa più clamore è lo spot dell’ex comico, ora in politica, Beppe Grillo (Nomen Omen) il quale esorta, come da titolo de La Repubblica del 07.06.2022: “Usiamo gli insetti nei menù delle mense scolastiche!“.

Caro Beppe ma pensa un po’ a cosa dai da mangiare ai tuoi figli e lascia stare coloro che sono già vessati tra gender, mascherine, DAD, e tutte le problematiche infantili ed adolescenziali!

Come sempre il potere cerca sempre di agire sui giovani e controllarli. Resistiamo, “portae inferi non praevalebunt“.

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