Coppie omosex, altra eresia in Belgio: i vescovi fiamminghi approvano la loro benedizione

di Angelica La Rosa

CON LA GUIDA DEL CARDINALE JOSEF DE KESEL LA CHIESA BELGA STA PURTROPPO SCIVOLANDO SEMPRE PIÙ VERSO L’ERESIA…

I vescovi fiamminghi hanno approvato le preghiere di benedizione per le coppie dello stesso sesso. Il cardinale Jozef De Kesel e il resto dei vescovi fiamminghi hanno infatti approvato una nuova pastorale per le persone Lgbt che porta la Chiesa belga ad allontanarsi sempre più dalla fede e dalla morale cattolica.

Il nuovo ministero sarà integrato nel Servizio Interdiocesano di Pastorale Familiare della Chiesa Cattolica Fiamminga (IDGP). Il coordinamento sarà affidato a Willy Bombeek. Inoltre, ogni diocesi designerà una persona che si occupi dello stesso approccio pastorale nell’ambito del servizio diocesano della pastorale familiare. quella persona sarà il punto di contatto per quella diocesi.

I vescovi fiamminghi affermano di voler dare una risposta concreta e realizzare il desiderio di prestare un’attenzione esplicita alla situazione degli omosessuali e delle loro famiglie. E si appellano, falsamente ai testi di Papa Francesco contenuti nell’esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia (19 marzo 2016).

I presuli indicano che nel loro approccio pastorale c’è spazio per il discernimento spirituale, per la crescita interiore e per prendere decisioni consapevoli. Papa Francesco, secondo loro, fa appello ad apprezzare e sostenere la coscienza delle persone, anche in situazioni di vita non pienamente conformi all’ideale oggettivo del matrimonio:

I presuli affermano che l’incontro con un animatore pastorale o un compagno è un anello importante per l’integrazione nella comunità di fede delle persone omosessuali o delle coppie.

I vescovi fiamminghi spiegano che durante gli incontri pastorali, le persone omosessuali spesso chiedono un momento di preghiera per chiedere a Dio di benedire e perpetuare questo impegno di amore e fedeltà. Il contenuto e la forma concreti che la preghiera può assumere sono discussi al meglio da coloro che sono coinvolti con un leader pastorale. Ad esempio, dicono i vescovi, questo momento di preghiera potrebbe procedere come segue: – parola d’apertura; – Preghiera di apertura; – Lettura della Scrittura; – Impegno delle due persone coinvolte.

Un esempio di preghiera per le unioni omosessuali è il seguente: “Dio dell’amore e della fedeltà, oggi siamo davanti a te circondati da familiari e amici. Ti ringraziamo per averci permesso di incontrarci. Vogliamo esserci l’uno per l’altro, in ogni circostanza della vita. Parliamo qui con la fiducia che vogliamo lavorare sulla felicità dell’altro, giorno per giorno. Preghiamo: dacci la forza per essere fedeli gli uni agli altri e approfondire il nostro impegno. Confidiamo nella tua vicinanza, vogliamo vivere della tua parola, donarci gli uni agli altri per sempre“.

I vescovi hanno fornito anche un esempio di “Preghiera comunitaria”. La comunità, secondo loro, dovrebbe prega affinché la grazia di Dio operi nella coppia omosessuale per prendersi cura gli uni degli altri e della comunità in cui vivono. Un esempio di preghiera comunitaria è il seguente: “Dio e Padre, oggi circondiamo N. e N. con le nostre preghiere. Conosci i loro cuori e il percorso che intraprenderanno insieme d’ora in poi. Rendete il vostro impegno reciproco forte e fedele. Possa la tua casa essere piena di comprensione, tolleranza e cura. Ci sia spazio per la riconciliazione e la pace. Lascia che l’amore che condividono porti loro gioia e sia in grado di servirli nella nostra comunità. Dacci la forza di camminare con loro, insieme sulle orme di tuo Figlio e fortificati dal tuo Spirito“.

I vescovi belgi, purtroppo, ignorano la dottrina cattolica sui rapporti omosessuali e contestano, come avviene in Germania, l’ultimo pronunciamento del magistero in materia, avvenuto tramite la Congregazione per la Dottrina della Fede nel marzo 2021 che, alla domanda sulla benedizione delle coppie omosessuali, aveva risposto negativamente. Nella Nota esplicativa il dicastero presieduto dal cardinale Ladaria, aveva sottolinea che “in alcuni ambienti ecclesiali si stanno diffondendo progetti e proposte di benedizioni per le unioni omosessuali”. Dopo aver spiegato la natura dei sacramentali, aveva affermato che «per essere coerenti con la natura dei sacramentali, quando si invoca una benedizione su alcuni rapporti umani, è necessario – al di là della retta intenzione di coloro che vi partecipano – che ciò che è benedetto sia oggettivamente e positivamente ordinato a ricevere ed esprimere grazia, secondo i disegni di Dio inscritti nella creazione e pienamente rivelati da Cristo Signore».

La Congregazione per la Dottrina della Fede per questo sottolineava che «non è lecito impartire una benedizione ai rapporti, o anche alle coppie stabili, che comportino prassi sessuale al di fuori del matrimonio (cioè al di fuori dell’unione indissolubile di un uomo e di una donna aperti, di per sé, al trasmissione della vita), come nel caso delle unioni omosessuali». Lo stesso organismo vaticano aveva spiegato che non si poteva escludere di impartire benedizioni a singole persone con inclinazioni omosessuali, che manifestano la volontà di vivere nella fedeltà ai disegni rivelati da Dio e a quelli proposti dall’insegnamento ecclesiale, ma dichiarava illegale ogni forma di benedizione che tende a riconoscere le unioni omosessuali, “una prassi di vita che non può essere riconosciuta come oggettivamente ordinata ai piani rivelati di Dio“. E le unioni omosessuali “sono peccaminose” non potendo Dio “benedire il peccato”.

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