Tomista, cattolico, federalista, pro-vita e famiglia: Lorenzo Fontana è il nuovo Presidente della Camera

di Martino Mora

LA CARTA MIGLIORE DELLA LEGA


Con Lorenzo Fontana il centrodestra elegge presidente della Camera il migliore dei suoi rappresentanti, perlomeno tra quelli di primissima fascia.

Tomista, tradizionalista, federalista, Fontana è ottimo in tutto. Ottimo in geopolitica (anche se è costretto a censurarsi), ottimo nella riforma dello Stato in senso federale, ottimo sull’immigrazione (rifiuta l’invasionismo e il meticcismo) ottimo in bioetica (antiabortista, antiomosessualista, antieutanasista).

Ottimo nella sua visione comunitaria, organica, antimondialista ma non statalista della politica. E’ persino ottimo sulla crisi della Chiesa.

Questo dal punto di vista dei principi. E in politica i principi sono (quasi) tutto. Nessuno senza principi – o, persino peggio, con principi erronei – può combinare in politica qualcosa di buono.

Ovviamente, solo i principi non bastano. Non solo perché la politica è anche l’arte del compromesso. Ma soprattutto perché, innanzitutto, oggi bisogna avere l’enorme coraggio di farli valere. Occorre il coraggio. E qui mi permetto di avanzare qualche dubbio anche su Fontana.

Ciò nonostante con Lorenzo Fontana è stata giocata la carta migliore a disposizione, per ciò che passa il convento. Almeno un buon colpo, almeno uno, è andato a segno.

 

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