Chiesa italiana e salute mentale: domani a Roma il sesto convegno nazionale della CEI

di Don Gian Maria Comolli

PERCHÉ LA GUERRA IN UCRAINA CI STA COINVOLGENDO IN MODO COSÌ DETERMINANTE PUR NON ESSENDO L’ITALIA DIRETTAMENTE COINVOLTA? E PERCHÉ LE SUE RIPERCUSSIONI PSICOLOGICHE SONO COSÌ FORTI ANCHE SULLA GENTE COMUNE? SE NE PARLERÀ DOMANI A ROMA AL CONVEGNO “CHIESA ITALIANA E SALUTE MENTALE” PROMOSSO DALL’UFFICIO NAZIONALE DELLA CEI PER LA PASTORALE SANITARIA

Domani mattina nell’Aula Pio XI della Pontificia Università Lateranense (piazza San Giovanni in Laterano 4, Roma) si terrà la sesta edizione del Convegno nazionale “Chiesa italiana e salute mentale”, organizzato dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) in collaborazione con le associazioni degli Psicologi e Psichiatri Cattolici e “In Punta di Piedi”, quest’ultima formata da un gruppo di universitari di diverse facoltà dell’Università di Tor Vergata che spontaneamente donano parte del loro tempo a coloro che vivono una condizione di sofferenza (è necessaria l’iscrizione che può effettuarsi cliccando qui).

L’evento, in programma dalle ore 9 alle 14, s’intitola “Verso la civiltà dell’amore. Il peso psicologico della guerra” ed è accreditato ECM per medici psicologi/psicoterapeuti e infermieri.

L’iniziativa nasce dalla costatazione delle visibili e durature conseguenze che la pandemia da Covid-19 e il lockdown che ne è seguito hanno determinato sino solo sul piano sanitario ma, anche e soprattutto, su quello relazionale e sociale.

Proprio quando si riteneva di aver superato l’emergenza virologico, ecco la sorpresa della guerra in Ucraina che ha creato nuove inquietudini e angosce soprattutto a livello economico e di visione del futuro. Ciò è dovuto, per entrambi gli eventi, anche al sovraccarico di notizie trasmesse che ipotizzano la possibilità di un domani apocalittico (infodemia). E così dobbiamo costatare con amarezza un forte incremento di ricorso a professionisti del settore psicologico e psichiatrico, come pure ad un aumento di utilizzo di farmaci per combattere ansie, paure e depressioni, non solo nei più fragili ma anche nelle fasce adolescenziali e giovanili.

Il Convegno CEI, introdotto dal noto teologo Gianni Cervellera, vedrà la partecipazione di esperti del settore come Tonino Cantelmi, psichiatra e Presidente della sezione di Roma dell’Associazione medici cattolici italiani (Amci), don Massimo Angelelli, Direttore dell’Ufficio Nazionale CEI di Pastorale della Salute, Benedetto Farina, psichiatra-psicoterapeuta e professore Ordinario di Psicologia Clinica all’Università Europea di Roma a Stefano Vicari, Ordinario di Neuropsichiatria Infantile presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e molti altri.

L’obiettivo dei relatori, oltre che analizzare la situazione cogliendo effetti e ripercussioni, sarà anche quello di rilanciare il messaggio di speranza che più volte Papa Francesco ha ripetuto, ovvero “non ci si salva da soli” ma unicamente costruendo “una civiltà dell’amore” a cui tutti dobbiamo offrire il nostro contributo.

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*sacerdote ambrosiano, collaboratore dell’Ufficio della Pastorale della Salute dell’arcidiocesi di Milano e segretario della Consulta per la Pastorale della Salute della Regione Lombardia. Cura il blogwww.gianmariacomolli.it.

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