In Catalogna vogliono insegnare ai bambini di 3 anni a masturbarsi

di Angelica La Rosa

L’ASSOCIAZIONE ABOGADOS CRISTIANOS HA CHIESTO ALLA CORTE SUPERIORE DI GIUSTIZIA DELLA CATALOGNA DI SOSPENDERE IL PROGRAMMA DI “EDUCAZIONE SESSUALE” COEDUCA’T, NON RISPETTOSO DEI DIRITTI DEI BAMBINI

L’associazione Abogados Cristianos ha chiesto alla Corte Superiore di Giustizia della Catalogna (TSJC) la sospensione cautelare del programma di educazione sessuale della Generalitat (Nome con cui viene indicato il sistema amministrativo-istituzionale per il governo catalano) dal titolo Coeduca’t.

Secondo gli avvocati cristiani l’iniziativa può comportare “danni irreparabili ai diritti fondamentali” dei genitori e dei giovanissimi alunni.

La presidente di Abogados Cristianos, Polonia Castellanos, vede il programma come un’intrusione nell’educazione portata avanti dalle famiglie e ha descritto il progetto come un’aberrazione perché tende a “corrompere i bambini e distruggere la loro infanzia”.

Il programma di educazione sessuale-affettiva “insegna ai bambini dai 3 anni a masturbarsi” (“come esercizio di conoscenza di sé ed esplorazione della gioia e del piacere a contatto con il proprio corpo”) e, spiega la Castellanos, “viola il diritto fondamentale alla protezione dei minori e il diritto dei genitori di decidere sull’educazione dei propri figli in conformità con le loro convinzioni religiose o morali“.

Nella loro richiesta al TSJC, i giuristi cattolici hanno segnalato alcuni dei contenuti del programma educativo, come “la visualizzazione in aula di scene audiovisive in cui vengono esposti diversi tipi di relazioni”.

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