Il ruolo della Beata Vergine Maria nel cammino di liberazione e salvezza

di Padre Giuseppe Tagliareni*

LA BEATA VERGINE MARIA SIMBOLEGGIATA DALL’ARCA DELL’ALLEANZA

In tutto il cammino di liberazione e di salvezza, un ruolo particolare e importantissimo ha la Beata Vergine Maria, simboleggiata dall’arca dell’Alleanza. È lei che introduce Gesù salvatore del mondo e vincitore di Satana.

Ecco alcuni dei tratti dell’Arca simbolicamente riferiti a Maria:

Arca dell’Alleanza: sgabello dei piedi di Dio e segno sicuro della Sua presenza a difesa del Popolo eletto. Contiene le Tavole della Legge, la verga di Aronne (simbolo del sacerdozio), un campione di manna (simbolo dell’Eucaristia). Maria SS. porta nel suo grembo Gesù: Sommo Sacerdote, Manna di salvezza, Parola vivente di Dio che detta la nuova legge della carità fino al sacrificio di sé.

– È rivestita tutta d’oro all’interno e all’esterno: piena di grazia per essere degna di Dio fatto uomo, al cui fianco siederà nella gloria: “Risplende la Regina in ori di Ofir… gemme e tessuto d’oro è il suo vestito” (cfr. Sal 45,10.14).

– È fatta di legno di acacia: un legno che non si corrompe = il suo corpo immacolato non conoscerà corruzione.

– È mobile, agile a portarsi per mano sacerdotale = è docile ai divini comandi. È portata dai sacerdoti perché è Santa. Maria è la Tutta santa presente con i discepoli e gli Apostoli nel Cenacolo a Pentecoste.

– Cammina in testa a tutti: segna la via per cui procedere sicuri. Maria va avanti sicura, come portando in sé il Bambino suo Dio ad Elisabetta e Giovanni.

– Fa superare il fiume Giordano a piedi asciutti = toglie ostacoli non superabili da una massa di persone anche deboli e inferme. Davanti all’arca il fiume si ferma; così davanti alla Vergine tutto ciò che travolge si arresta.

– Fa crollare le mura di Gerico al suono delle trombe = demolisce le fortezze del nemico e incute sacro terrore alle sue milizie. È “terribile come schiere a vessilli spiegati” (Ct 6,10).

Israele è il popolo dell’Alleanza. Tutte le promesse di Dio non possono andare deluse. Il vecchio Israele ha rigettato Cristo ed è stato rigettato da Dio, eccetto un “piccolo resto”, i poveri di Jahvè, gli umili rimasti fedeli a Dio: questi credettero in Gesù, mentre i capi lo fecero crocifiggere e perseguitarono i suoi seguaci.

Oggi Satana si accanisce contro la Chiesa, nuovo Israele, nell’intento di distruggerla: eresie, dubbi, corruzione all’interno; persecuzioni all’esterno.

Le masse cattoliche si sono allontanate da Gesù e gli empi tornano a crocifiggerlo. Solo un “piccolo resto” è rimasto fedele: quelli che sono devoti alla Vergine Maria, i suoi consacrati. I più invece, hanno perso la fede, non si cibano di Eucaristia, non posseggono la carità, non amano la Parola di Dio, disertano la Messa domenicale, non osservano i Comandamenti del Signore. Satana canta la sua vittoria: tutta l’umanità è nelle sue grinfie.

Con i pochi fedeli la Vergine prenderà la sua rivincita: al suo incedere, i torrioni del nemico cadranno. “Dio abbatte i potenti dai troni e innalza gli umili”: Maria lo ha detto ad Elisabetta e la Chiesa lo canta ogni sera.

A Fatima (1917), a Garabandal (1961-1965), a Medjugorje sono annunciati grandi segni e miracoli strepitosi davanti agli occhi di tutta l’umanità.

I cento anni concessi a Satana (dal 1917 in poi) stanno per finire e prossima è la rivelazione dei dieci segreti. Nel cielo si vedono da molti segni nel sole, mentre sulla terra più fitte si fanno le tenebre. Ma è detto: “Dio è con lei. La soccorrerà Dio prima del mattino” (Sal 46,6).

 

 

 

 

 

* Padre Giuseppe Tagliareni
(29 luglio 1943 – 25 gennaio 2022), è il fondatore dell’Opera della Divina Consolazione

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