Mao Ning: “Gli Stati Uniti hanno innescato la crisi ucraina”

di Eugenio Capozzi

LA PORTAVOCE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI CINESE: “GLI USA HANNO CONTINUATO A VENDERE ARMI PESANTI E ARMI D’ASSALTO ALL’UCRAINA, COSA CHE HA SOLO PROLUNGATO E INTENSIFICATO IL CONFLITTO”

Mao Ning, portavoce del ministero degli esteri cinese, ha dichiarato che “gli Stati Uniti sono quelli che hanno innescato la crisi ucraina e il principale fattore che l’ha alimentata: hanno continuato a vendere armi pesanti e armi d’assalto all’Ucraina, cosa che ha solo prolungato e intensificato il conflitto”. E ha aggiunto che Washington “deve smetterla di inviare armi se vuol mettere fine al conflitto”.

Da mesi autorevoli commentatori giornalistici, politologi ed esperti di relazioni internazionali cercano strenuamente di convincerci del fatto che la Russia sarebbe isolata, e in particolare che la Cina sarebbe sempre più insofferente nei confronti di Putin, e pronta ad abbandonarlo al suo destino. Non sembra che i fatti stiano dando loro ragione, anzi.

Pechino, messa alle strette, serra le fila con Mosca e fa muro contro Washington. Intanto l’India, pur vicina agli Stati Uniti, ha mantenuto e intensificato i rapporti con i russi.

L’Arabia Saudita – storico alleato degli Usa – è sempre più vicina a Putin e si coordina con lui sulle esportazioni petrolifere. E a Brasilia è al potere uno storico amico di Mosca e Pechino, appoggiato dai Dem statunitensi.

Mentre sul campo di battaglia le truppe russe hanno consolidato il controllo di gran parte dei territori rivendicati dai russofoni, e possono avanzare ancora. Nonostante 130 miliardi di euro stanziati per Kiev da Washington e alleati europei.

Non c’è che dire, la strategia dell’amministrazione Biden è davvero un capolavoro … E si sono dimostrate davvero pertinenti le analisi dei nostri acutissimi esperti. Che naturalmente, come in altri casi, non hanno mai ammesso di aver detto sciocchezze.

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