Da Blanco il “florofobo” alla simulazione della sodomia, passando per il plug anale…

Da Blanco il “florofobo” alla simulazione della sodomia, passando per il plug anale…

di Gian Piero Bonfanti

SANREMO: UNO SPETTACOLO GROTTESCO E BLASFEMO PER DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DAI TEMI IMPORTANTI

Mentre in Siria e in Turchia il bilancio delle vittime continua a salire inesorabilmente fino a raggiungere livelli catastrofici, e mentre in molte parti del mondo imperversano guerre atroci, tra qualche lustrino, molta banalità e volgarità si è svolta l’ennesima kermesse della canzone italiana.

Gli italiani, bisognosi di una “certa leggerezza”, si sono sintonizzati su quello che risulta essere l’argomento di discussione delle ultime ore. Una percentuale da capogiro è stato lo share raggiunto, si parla di un 62% di visualizzazioni. Numeri altissimi se pensiamo che la maggior parte di questi spettatori ben poco conosce di quello che realmente sta accadendo in questi paesi martoriati da queste disgrazie, eccezion fatta di ciò che viene raccontato a senso unico sul conflitto Russia-Ucraina.

Molti di noi sicuramente appartengono a quel 38% che non hanno guardato il Festival di Sanremo e per questo ben poco possiamo dire su questo dispendioso spettacolo canoro che ha attirato l’attenzione di un pubblico così numeroso. Tuttavia le notizie vengono diffuse e compaiono in automatico sui nostri smartphone.

Che dire del bacio in primo piano tra Rosa Chemical e Fedez, due uomini che hanno ostentato uno spettacolo raccapricciante dopo aver simulato un rapporto sodomita ed aver mostrato un plug anale in primo piano? Oppure che dire delle parole di odio proferite da una delle atlete più stimate della pallavolo che ha definito gli italiani come un popolo di razzisti?

Tuttavia Paola Egonu non sembra essere una persona che vive in condizioni disperate, e la sua strepitosa e meritata carriera sportiva ci lascia pensare che ci siano persone molto meno fortunate che potrebbero avere più motivi per lamentarsi.

Oppure proviamo a dare un giudizio su Benigni, che ora decanta la bellezza e la grandezza della Costituzione Italiana (dopo che negli ultimi tre anni è stata calpestata dalle istituzioni senza ritegno grazie alla gestione della pandemia da COVID-19), mentre nel 2016 ne chiedeva la riforma supportando il vento del mainstream di allora e le correnti politiche di sinistra.

Vogliamo parlare del monologo becero dell’attrice Chiara Francini che definisce “la gente incinta violenta perché vuole solo essere festeggiata”? Di Blanco, il “florofobo” esponente di una Generazione Z sempre più confusa, vogliamo dire qualcosa? E di Chiara Ferragni, colei che viene definita come una “bellissima influencer” ma che ha dimostrato tutta la sua fragilità ed il pessimo gusto con un vestito trasparente che ha lasciato ben poco all’immaginazione?

La lista è lunghissima, piena di persone che cercano visibilità ostentando una grottesca immagine di se stessi, utilizzando un linguaggio volgare, violento e blasfemo. Tutto per attrarre l’attenzione, tutto per distogliere lo sguardo da temi importanti.

Noi siamo convinti che l’odio non debba essere fomentato, ed ancora meno debba essere calato sulla testa di una platea così ampia. Uno spettacolo dovrebbe essere costruttivo e dare segnali positivi, non deve essere necessariamente il solito polpettone destrutturante e di incitamento all’odio.

Un pessimo esempio per tutti coloro che malauguratamente hanno acceso il televisore nella speranza di assistere ad una rassegna canora culturalmente interessante ed invece si sono trovati di fronte al museo degli orrori.

Sicuramente riteniamo molto più edificante guardare programmi di altra natura che possano accrescere anche una consapevolezza sulla realtà che viviamo. Ma poi si torna alle nostre vite, a scuola o al lavoro, e ci ritroviamo avvolti da una valanga di informazioni e commenti sullo spettacolino pagato anche grazie ai nostri contributi.

Che dire, ce ne faremo una ragione, resteremo tagliati fuori dalle discussioni e dai racconti superficiali di sedicenti critici d’arte, ma noi continueremo ed informarci su temi che riteniamo maggiormente importanti. La nostra preghiera sarà per le persone che realmente soffrono in queste ore, non per coloro che cercano il sensazionalismo.

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