Uomo perverso, figlio del demonio o agente segreto al soldo del Sinedrio?

Uomo perverso, figlio del demonio o agente segreto al soldo del Sinedrio?

di Angelica La Rosa

IL RITRATTO DI UNO DEI PROTAGONISTI PIÙ NOTI E DISCUSSI DELLA BIBBIA, GIUDA ISCARIOTA, IL TRADITORE DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO

Da qualche giorno è in tutte le librerie, e sugli store online, il nuovo libro di Massimo Centini dal titolo “Giuda. Un’inchiesta tra verità e leggenda” (Edizioni Terrasanta 2023).

L’autore indaga su questioni ancora aperte: chi era Giuda? Cosa lo spinse al tradimento? Il suo fu davvero un suicidio? Ne esce fuori un ritratto a tutto tondo di uno dei protagonisti più noti e discussi della Bibbia.

Giuda Iscariota è una tra le figure più note e meno amate del Nuovo Testamento, e forse dell’intera Bibbia. Il suo tradimento e il suicidio lo pongono in una posizione a sé all’interno della vicenda umana di Cristo ma al contempo, forse paradossalmente, lo hanno reso un protagonista dell’immaginario collettivo nel corso dei secoli. A differenza degli altri apostoli, infatti, Giuda non è stato dimenticato: l’arte, la letteratura, il cinema e persino la pubblicità lo hanno ritratto ricorrendo spesso a caratteri stereotipati che ne hanno sottolineato la malvagità.

Ma l’Iscariota era davvero un uomo perverso, un figlio del demonio, invidioso e materialista, che non seppe capire l’autentico valore del Messia? Si è ipotizzato fosse uno zelota, o addirittura un agente segreto al soldo del Sinedrio… forse un parente di Caifa, per alcuni addirittura un parente di Gesù. Decise di togliersi la vita dopo aver rinnegato e, per quel gesto estremo, la Storia non ha mai smesso di rimproverarlo: ma fu realmente un atto spontaneo? O forse fu un omicidio mascherato da fatalità? C’era infatti più di una persona che poteva volerlo morto…

Massimo Centini, ricorrendo al metodo indiziario, indaga sul “caso Giuda” per far luce su questo oscuro “suicidio-incidente”. Raccogliendo tracce, frammenti, testimonianze e servendosi delle fonti (canoniche, storiche e apocrife) getta luce su una figura tra le più controverse del Vangelo: vita, responsabilità, conflitti interiori, colpe (e meriti?) di un uomo che con il suo tradimento ha segnato la storia dell’umanità.

Massimo Centini, laureato in Antropologia culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, ha lavorato con università e musei italiani e stranieri. Attualmente collabora con la Fondazione Università Popolare di Torino dove è titolare della cattedra di Antropologia culturale; tiene anche corsi presso il MUA – Movimento Universitario Altoatesino – di Bolzano. Ha pubblicato numerosi saggi con Mondadori, Piemme, Rusconi, Newton & Compton, Yume, Xenia, San Paolo. Per TS Edizioni è autore di: Giuda (2023), Un criminologo sulla tomba di Cristo (2022), Pilato (2021), Qumran segreto (2019) e Montagne sacre (2017).

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