Gesù ha scelto di vivere le tentazioni di Satana per insegnarci a vincerle

di Giuliva di Berardino

GESÙ È LA NOSTRA VITTORIA, GESÙ È LA NOSTRA SPERANZA!

La prima domenica di Quaresima troviamo sempre lo stesso vangelo: le tentazioni di Gesù. La sapienza della liturgia ci propone sempre, in questa ricorrenza, questo brano del Vangelo perché è un testo fondamentale per chi desidera iniziare un cammino cristiano di autentica conversione. Nel libro del Siracide, al capitolo 2 è scritto infatti così: “Figlio, se ti presenti per servire il Signore, prepàrati alla tentazione“.

Allora oggi contempliamo Gesù che viene tentato perché ci porta a cogliere in pienezza la tenerezza di Dio che, assumendo la nostra carne, ha scelto di vivere la tentazione per insegnarci a vincerla. E in effetti, se ci pensiamo bene, questo testo è una sintesi del messaggio evangelico e ci mostra Gesù che, da uomo, vince ogni tentazione, proclamando la priorità dell’amore su ogni altra realtà: l’istinto del corpo, che nel Vangelo è espresso attraverso la fame; la pretesa davanti a Dio, che viene indicata con il mettere alla prova Dio; e l’idolatria, per mezzo della quale sostituiamo la relazione d’amore con Dio, che ci fa vivere, con l’illusione di poter amare separandosi dalla realtà, dalle persone che incontriamo e quindi da quello che siamo. Gesù ci porta la vittoria, perché ha vissuto le tentazioni e ci ha mostrato come vincerle. Certamente non stupisce che Gesù non abbia ceduto a nessuna tentazione, ma quello che stupisce è che Lui le abbia vissute!

Pensiamoci: il Figlio di Dio, per indicarci la via della Sapienza, la via dei figli che scelgono di servire il Signore e quindi si preparano alla tentazione, ha vissuto nella sua carne le tentazioni, le nostre tentazioni.

In questo nostro cammino di conversione, in questa Quaresima, saremo sicuramente tentati, però oggi il Vangelo ci conferma che Gesù è la nostra vittoria, Gesù è la nostra speranza! E la Chiesa subito, dalla prima domenica di Quaresima, ci invita ad affidarci a Lui, perché Lui ci conosce, sa che tutti noi, esseri umani e mortali, siamo peccatori e non possiamo salvarci senza la Sua Parola, senza la Sua Presenza, senza il suo amore.

Affidiamoci a Gesù con questa preghiera che recito con voi: Signore Gesù, ci affidiamo a Te, perché Tu possa accompagnarci nell’ora della tentazione, nell’ora della prova. Se Tu sei con noi il Male non ci toccherà. Uniscici a Te oggi, perché anche noi, in questo cammino di conversione che ci attende, impariamo ad essere figli del Padre, impariamo a sentirci tutti peccatori amati, purificati dal Tuo Amore eterno che fa, di tutti noi, una cosa sola in Te. Amen.

Buona Domenica con il Vangelo di oggi (Mt 4,1-11)

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

 

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