L’adesione diabolica, una sfida antica fra dannazione e salvezza

L’adesione diabolica, una sfida antica fra dannazione e salvezza

di Paola Liberotti

L’INSIDIA DELLO SPIRITO DEL MALE

“L’adesione diabolica – Una sfida antica fra dannazione e salvezza” di Alberto Castaldini, da poco pubblicato dalle Edizioni SugarCo (pagg. 216, euto 18,50), si propone di indagare in profondità e con indubbia efficacia il mistero del male, presente nel mondo fin dalle origini della Creazione.

L’autore, giornalista professionista, ha lavorato nelle redazioni del quotidiano “Il Giorno” e del mensile “Aggiornamenti Sociali”, dove si è occupato di cultura, Europa centro-orientale e Medio Oriente. Collabora anche, come esperto, con l’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE).

Ma torniamo alle origini del mistero suddetto: com’è noto, l’uomo è creatura di Dio dotata di libertà e ragione. E, proprio per questo motivo, egli può, con un atto volontario, libero e consapevole, aderire al progetto di morte e distruzione del maligno, che di Dio, dell’umanità e dell’intera Creazione è acerrimo e instancabile nemico.

L’adesione diabolica è, però, una sfida perduta in partenza, perché la Potenza Divina, nel Suo infinito Amore e nella Giustizia vera e perfetta, non conosce limiti e governa la storia da prima che il mondo e l’uomo fossero. Eppure, chi aderisce al diavolo e al mistero di iniquità si illude di ottenere potere e vantaggi proprio da colui che è stato sconfitto da Cristo, il Verbo incarnato, con il Suo annuncio di Salvezza, il Suo Santissimo Sacrificio e la Risurrezione dai morti.

L’adesione alle tenebre non è perciò solamente un patto scellerato, ma rappresenta una prospettiva esistenziale assurda e senza speranza alcuna, che col tempo si radica nel cuore e nell’anima della persona, soffocandone la libertà, privandola della dignità, fino al punto di soggiogarla e possederla.

Chi si associa e coopera col demonio partecipa infatti al disegno tanto spietato quanto vano con il quale il “padre della menzogna”, “omicida fin da principio” (Gv 8,44), cerca, roso dall’invidia, di distruggere l’uomo, in quanto creatura che è a immagine e somiglianza di Dio.

Questo libro interessantissimo e certo degno di nota è in grado, quindi, di aprire squarci su una realtà spirituale purtroppo oggi spesso misconosciuta, se non sottovalutata e assai complessa: il tutto spiegato sia alla luce del dato biblico e teologico, sia in una prospettiva antropologica ed esistenziale, anche grazie alla testimonianza degli esorcisti.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest
Inline Feedbacks
View all comments