Anche di fronte a minacce e calunnie dobbiamo testimoniare Gesù

di Giuliva di Berardino

LE ACCUSE DEI FARISEI A GESU’

Il Vangelo di oggi ci riporta le accuse che i farisei fanno a Gesù, accuse alle quali Egli reagisce, fino a provocare l’accusa che era già nei loro cuori degenerando verso la lapidazione. Sappiamo infatti che nell’antico Israele la bestemmia non ammette indulgenza o mediazioni, proprio come l’adulterio, come abbiamo visto all’inizio della settimana con l’accusa nei riguardi della donna adultera. Anche quest’accusa verso Gesù, quindi, nasce dal giudizio, come ogni accusa. Di fronte all’accusa, che porta alla condanna, avvolgendo con una serie di catene, che impediscono la libertà, sia di chi giudica, sia colui che viene giudicato, Gesù invita i suoi accusatori a guardare oltre l’accusa, oltre il giudizio, e ci insegna a dirigere i nostri occhi, la nostra speranza e la nostra vita, non solo all’eternità, quando la verità verrà conosciuta perfettamente, ma a Lui, che è il Signore.

Ecco allora che oggi il Vangelo ci esorta ad alzare gli occhi verso il Signore Gesù per compiere un atto di fede, per accogliere la forza di essere veri, anche di fronte alle minacce e alle calunnie. Il Signore ci doni questa forza, nella misura in cui ci affidiamo a Lui.

Buona giornata con il Vangelo di oggi (Gv 8, 51-59)

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

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