Il “Partito dei Finlandesi” c’è. Quando arriverà “Il Partito degli Italiani”?

di Angelica La Rosa

IL GRUPPO DELL’ECR NEL PARLAMENTO EUROPEO HA DECISO DI ACCETTARE LA DOMANDA DI ADESIONE DEL PARTITO DEI FINLANDESI (PERUSSUOMALAISET)

Il gruppo dell’Ecr nel Parlamento Europeo ha deciso di accettare la domanda di adesione del Partito dei Finlandesi (Perussuomalaiset), fino ad oggi membro del gruppo Identità e Democrazia. A darne notizia è stato lo stesso gruppo dei Conservatori europei, il cui partito è presieduto e guidato da Giorgia Meloni.

Nella nuova delegazione all’Eurocamera entreranno Teuvo Hakkarainen e Pirkko Ruohonen-Lerner. Sostituiranno Laura Huhtasaari, che ha optato per il parlamento nazionale dopo il successo elettorale del Partito dei finlandesi. In realtà, più che una new entry, quella del Perussuomalaiset è un ritorno politico. Il Partito dei Finlandesi faceva infatti già parte dell’Ecr nella legislatura 2014-2019.

Soddisfazione per la decisione del Perussuomalaiset è stata espressa dal copresidente dei Conservatori europei, Nicola Procaccini, di Fratelli d’Italia. «Sono lieto che il Partito dei Finlandesi sia di nuovo con noi. Per noi, è una conferma che la nostra famiglia politica sta crescendo e che la nostra rotta, che evita l’estremismo e mantiene un ragionevole equilibrio democratico all’interno dell’Unione, è giusta. Siamo convinti che il Perussuomalaiset darà un contributo decisivo al lavoro del nostro gruppo e al nostro movimento». Procaccini ha sottolineato la compattezza politica e programmatica dei Conservatori all’interno della Ue. A partire dalla stessa idea di Europa. «Vogliamo riformare l’Ue sulla base dell’eurorealismo, rendendola più rispettosa delle varie identità degli Stati nazionali».

Con il Partito dei Finlandesi l’Ecr conta ora 66 eurodeputati. Attualmente è il quinto gruppo del Parlamento europeo, a poca distanza da quello dei Verdi. Ma Procaccini è ottimista sull’esito delle elezioni europee del prossimo anno. «Secondo gli attuali sondaggi il gruppo dei Conservatori si accinge a diventare una delle prime forze del Parlamento di Strasburgo».

Anche l’altro copresidente dell’Ecr, Ryszard Legutko, ha espresso soddisfazione per il ritorno del Partito dei Finlandesi. «Il Perussuomalaiset condivide la nostra visione alternativa del futuro dell’Europa. E come noi vuole riformare l’Ue rendendola comunità di patrie e nazioni che lavorano insieme, nel rispetto delle nostre diverse identità».

Come è noto nei giorni scorsi la Finlandia ha svoltato a destra. Perussuomalaiset (Veri Finlandesi), guidato da Riikka Purra, ha eletto 39 membri del parlamento ed è attualmente il secondo più grande partito nel paese nordico. I Veri Finlandesi si definiscono un partito patriottico e cristiano-sociale. Fondato come alternativa conservatrice ed euroscettica che sostiene la cultura e l’identità finlandesi, il partito si oppone alla “dannosa immigrazione di massa” e favorisce l’imprenditoria finlandese.

Secondo i media nostrani il partito sarebbe da considerare di estrema destra, in realtà ecco cosa propone…

Gli elementi fondamentali del partito sono il nazionalismo, la critica all’UE e alle elite mondiali. I Veri Finlandesi hanno chiesto una progressione più ripida della tassazione, riduzioni fiscali per le famiglie con bambini, l’abolizione della tassa di successione per gli appartamenti e una minore tassazione di cibo, auto e carburante. Secondo il partito, invece, la tassazione delle grandi eredità non dovrebbe essere ridotta.

I Veri Finlandesi vogliono inasprire l’imposta sui dividendi aziendali e la tassazione di coloro che guadagnano più di 5.000 euro al mese, nonché aumentare l’imposta sul reddito da capitale al 30% e annullare gli aumenti delle tasse sull’energia.

Il programma elettorale si oppone anche alle cosiddette “tasse verdi” come le tasse sulla congestione. Secondo il partito, la riforma della green tax toglierebbe posti di lavoro nell’industria e sarebbe costosa per i poveri.

I Veri Finlandesi hanno chiesto il ritorno dell’imposta sul patrimonio. Secondo il partito, la tassazione sui redditi da capitale dovrebbe essere resa progressiva per le persone fisiche e tutti i redditi da capitale delle grandi fondazioni e società dovrebbero essere tassabili mentre la tassazione delle persone a basso e medio reddito e delle piccole imprese non deve essere inasprita.

Il partito vuole legare gli assegni familiari all’indice dei prezzi al consumo. Secondo il partito gli assegni familiari per i redditi elevati dovrebbero essere tagliati e i redditi bassi dovrebbero essere incoraggiati ad avere figli. Le famiglie con figli che guadagnano meno di 4.000 euro al mese per il partito dovrebbero essere ulteriormente sostenute con un assegno familiare.

Il partito vuole migliorare il livello di assistenza agli anziani e ai disabili, ed è preoccupato per il lavoro sciatto dei sanitari e degli operatori incompetenti. Il lavoro delle badanti deve essere retribuito meglio. Secondo il partito, i servizi sociali e sanitari dovrebbero sempre mantenere l’offerta del servizio pubblico accanto a quella privata, e le tariffe del servizio dovrebbero essere ridotte.

Nel loro programma elettorale, chiedono la conservazione delle scuole dei villaggi e delle classi di piccole dimensioni. Il partito ritiene importante aumentare l’insegnamento delle abilità e delle materie artistiche e dell’educazione fisica, trasformare lo svedese in una materia volontaria nella scuola primaria, rimuovere lo svedese ufficiale obbligatorio dai diplomi universitari superiori.

Secondo il partito, le multinazionali calpestano i diritti dei lavoratori nei paesi in via di sviluppo e distribuiscono miliardi di profitti ai loro proprietari. Per questo vuole prendere soldi da loro per investimenti climatici.

Il partito sostiene il decentramento regionale e il mantenimento dei servizi nelle aree rurali invece di centralizzarli. I Veri Finlandesi si oppongono alla tassazione immobiliare di campi e foreste. Secondo il programma “l’agricoltura industriale” non è adatta alla Finlandia. Il partito non accetta la coltivazione di varietà geneticamente modificate o la loro importazione, trasformazione o utilizzo in Finlandia.

Il partito vuole il rigoroso controllo dell’immigrazione e della migrazione di ritorno. Gli immigrati condannati per reati gravi o ripetuti devono essere espulsi dalla Finlandia. La Finlandia dovrebbe favorire l’immigrazione basata sul lavoro rispetto all’immigrazione umanitaria. Secondo il partito, il ricongiungimento familiare deve essere messo sotto controllo. La cittadinanza è un premio.

Secondo i Veri Finlandesi l’Unione europea dovrebbe essere sviluppata come un organismo di cooperazione di stati indipendenti piuttosto che come uno stato federale.

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