Prof., ma perché alcuni miei coetanei rifiutano Dio?

di Giuliva di Berardino

IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA

Gv 3, 16-21

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Questo è il brano del Vangelo di Giovanni che oggi la liturgia ci propone. Ieri un ragazzo a scuola mi chiedeva: “prof., ma perché alcuni miei coetanei rifiutano Dio?”…mi ha stupito quanto un ragazzo possa sentirsi profondamente provocato dal rifiuto che un suo coetaneo ha manifestato su Dio. E con gioia, oggi, noto che questo Vangelo, sembra rispondere proprio a questa domanda.

Molte persone non vogliono accettare Gesù, perché “la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce“, ci conferma il Vangelo. Gesù Risorto è la luce che illumina il nostro presente e rende pieno di speranza il nostro futuro, la nostra eternità. Se accendiamo una piccola luce in una stanza buia, vediamo che la luce, illuminando, fa risaltare il buio. Perciò, per vivere nella luce, bisogna accettare il fatto che in noi ci sono delle tenebre, di cui possiamo essere coscienti o meno.

Solo accogliendo il fatto che in noi ci sono le tenebre possiamo fare in modo di eliminarle, cercando di purificare il cuore per accogliere sempre di più la luce che illumina dal di dentro e trasfigura ogni cosa. Invece, chi rifiuta la luce, in realtà non accetta il buio del suo cuore e vive nella paura, contrario della fiducia e dell’amore. Ma..cosa sono queste tenebre? Spesso è quella visione inconscia di Dio che è distorta, perché dominata dal pensiero che Lui può renderci felici, ma non lo fa! Ed ecco allora che oggi Gesù dice a Nicodemo (e anche a noi) : non è così!

Dio desidera sempre fare di ciascuno di noi persone felici, persone che irradiano luce, perché Dio è un padre. Ed è Gesù, Risorto dai morti, che ci ha manifestato l’amore eterno del Padre attraverso la luce della Risurrezione. La luce del Risorto ha squarciato le tenebre del sepolcro! Allora oggi preghiamo per tutti coloro che non riescono ad accogliere questa luce di Cristo Risorto che porta gioia al cuore e chiediamo lo Spirito Santo, che solo può cambiare il modo di vedere le cose!

Lo Spirito Santo, Fuoco e Luce, ci convince del peccato e ci porta a purificare il nostro cuore perché possiamo essere luce nel mondo per annunciare la gioia del Vangelo, per portare a tutti la luce di Cristo Risorto “perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.” Invochiamo lo Spirito Santo perché ci renda luce, riflesso gioioso della Risurrezione di Cristo per tante persone lontane da Dio. Buona giornata!

 

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