Altro prete ucciso: in Messico la criminalità attacca costantemente la Chiesa

di Angelica La Rosa

IN COSTANTE AUMENTO IL NUMERO DEI SACERDOTI UCCISI NEL PAESE CENTROAMERICANO

il Messico è uno dei paesi più violenti del mondo, con più morti per atti criminali che in alcune guerre. In particolare, solo a Michoacán, nei mesi da gennaio ad aprile di quest’anno, sono stati denunciati 1.700 casi di omicidio, secondo i dati forniti dal Segretariato Esecutivo del Sistema Nazionale di Pubblica Sicurezza.

Anche essere prete in Messico comporta un alto grado di rischio. Negli ultimi tre decenni, più di 70 religiosi sono stati vittime di omicidio nel Paese centroamericano.

Nei giorni scorsi un prete agostiniano, padre Javier García Villafana è stato assassinato proprio a Michoacán, probabilmente da una cellula criminale che opera nel municipio di Huandacareo.

Il sacerdote, parroco della città di Capacho, è stato colpito a morte mentre guidava la sua auto sull’autostrada tra Cuitzeo e Huandacareo.

La Procura di Michoacán ha avviato un’indagine per chiarire gli eventi accaduti, anche se finora non sono stati effettuati arresti legati all’attacco. L’autorità giudiziaria, arrivata sulla scena del delitto, ha scoperto che l’auto del prete è stata crivellata da più colpi di proiettile.

La Conferenza episcopale del Messico ha condannato il crimine. È stato “un atto di violenza che non solo ha tolto la vita, ma minaccia anche la pace e la giustizia della nostra nazione”, si legge in un comunicato. “Chiediamo con urgenza alle autorità di svolgere un’indagine esaustiva e trasparente che porti all’identificazione e alla punizione dei responsabili”.

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