L’utero in affitto “reato universale”. Ce la faranno il governo Meloni e la maggioranza di Centro-Destra?

di Jacopo Coghe*

LE VERGOGNOSE BARRICATE IN DIFESA DI QUESTA SCHIAVITÙ DI ALCUNI PARLAMENTARI COME ALESSANDRO ZAN (PD), ENRICO COSTA (AZIONE) E RICCARDO MAGI (+EUROPA)

La Commissione Giustizia della Camera ha concluso il voto degli emendamenti alla proposta di legge che dichiara la gestazione per altri reato universale, cioè perseguibile anche se commesso all’estero. E’ stato approvato in particolare un emendamento della maggioranza che prevede la punibilità dei soli cittadini italiani. Le opposizioni hanno votato contro. Il via libera formale, con il mandato al relatore dopo il parere delle altre Commissioni sarà dato la prossima settimana.

Bene il via libera della Commissione Giustizia della Camera al Pdl per far diventare l’utero in affitto reato universale. Ora auspichiamo in tempi rapidissimi che le altre Commissioni diano parere favorevole e che, come da attese, il testo arrivi in aula, a Montecitorio, il 19 giugno.

I tempi strettissimi, che ci auguriamo, sono giustificati dall’urgenza di perseguire un abominio e una barbarie come è appunto l’utero in affitto, anche se e quando commesso all’estero da cittadini italiani. Si tratta infatti di una nuova forma di schiavitù che usa il corpo delle donne e le loro condizioni di povertà e disagio per poi trattare i bambini come oggetti da comprare. I bambini non sono prodotti ma soggetti di diritto, che hanno bisogno di una mamma e un papà.

Bene anche che una parte delle opposizioni convenga che l’utero in affitto sia uno sfruttamento delle donne, ma denunciamo le vergognose barricate e gli attacchi di alcuni parlamentari come Alessandro Zan (Pd), Enrico Costa (Azione) e Riccardo Magi (+Europa). Si tratta da parte loro di capricci ideologici e strategie politiche che i progressisti continuano a fare sulla pelle di donne e bambini.

* Portavoce di Pro Vita & Famiglia

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