Berlusconi, uomo e politico controverso, merita un po’ di gratitudine…

di Pietro Licciardi

HA PORTATO IL TRASH CON LE SUE TV MA HA ANCHE IMPEDITO L’ASCESA DEL PCI REGALANDOCI TRE LUSTRI DI, RELATIVA, LIBERTA’…

All’età di 86 anni il fondatore di Forza Italia ed ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è deceduto ieri nella “sua” Milano. Il cavaliere è stato un imprenditore di successo ma come politico è stato assai controverso. A sinistra non gli hanno mai perdonato di aver “sdoganato” la destra missina, facendola uscire dal ghetto politico dove i cosiddetti partiti dell’ ”arco costituzionale” l’avevano relegata, ma soprattutto non gli hanno perdonato la sua discesa in campo all’indomani dello scandalo di Tangentopoli, quando il pubblico ministero Antonio di Pietro con la sua inchiesta “Mani pulite” smantellò di fatto i partiti di governo spianando di fatto la strada al Partito comunista. 

Fu Silvio Berlusconi che fece fallire l’assalto del Pci al Palazzo d’inverno mettendo su in pochi mesi dal nulla una nuova forza politica: Forza Italia, colla quale arriverà a ricoprire la carica di capo del Governo. 

Probabilmente è stato questo il suo maggior merito. Senza di lui infatti saremmo probabilmente vissuti per chissà quanto sotto una velenosa cappa ideologica che avrebbe devastato il nostro Paese ancor più di quanto è riuscita a fare quella stessa sinistra arrivata al governo diciassette anni dopo, nel 2011, quando dopo una vera e propria persecuzione mediatica e giudiziaria Silvio Berlusconi costretto a dimettersi e a lasciare Palazzo Chigi. 

Allora si parlò di un vero e proprio colpo di stato, architettato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, un ex del Pci, e dai poteri finanziari dell’Unione europea che minacciarono di far andare l’Italia in default a causa dell’improvviso e pilotato rialzo dello spread. Questo fece si che Berlusconi venisse defenestrato nonostante non avesse ottenuto alcuna sfiducia dalle Camere, aprendo la strada ad una serie di governi ”tecnici” e di sinistra.

Ma il cavaliere non è stato troppo amato neppure dai moderati, in particolare da alcuni cattolici, scandalizzati dai suoi atteggiamenti alquanto disinvolti nei confronti del gentil sesso e per la sua passione per le donne, specialmente giovani. Ma soprattutto perché fu lui, con le sue televisioni,  a spalancare le porte ai programmi trash e a quella tv spazzatura che ha contribuito non poco all’attuale decadimento morale e dei costumi.

Noi non ci avventuriamo in giudizi su quello che è stato l’operato politico di Silvio Berlusconi e tantomeno sulla sua condotta morale. A farlo è già stato qualcuno molto più autorevole e competente e possiamo solo sperare egli abbia trovato quella stessa misericordia alla quale aneliamo, quando sarà il nostro turno.

Ci pare comunque che, a prescindere da ogni altra valutazione, valga la pena salutare riconoscenti il politico Berlusconi per averci dato quale anno di libertà in più e cercato di tenere in piedi una diga già sul punto di cedere. Ricordiamo ad esempio il tentativo del suo governo di salvare la vita a Eluana Englaro, fatto fallire dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che si rifiutò di apporre la sua firma al decreto che avrebbe impedito di farla morire di fame e di sete, o ai provvedimenti varati in favore della famiglia e della scuola pubblica non statale. 

 

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