Terzo giorno della novena alla Madonna del Carmelo (9 luglio)

MARIA, MADRE CHE CI RIVESTE DELLO SCAPOLARE

In ascolto alla Parola: La nascita (Lc 2, 1-20)  

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.

C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: “Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”. E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”.

Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: “Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere”. Andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.

I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Riflessione: L’evangelista Luca ci tramanda il gesto affettuoso e materno di Maria che avvolge di fasce il piccolo Gesù. Un gesto che ogni madre ha fatto, in segno di protezione e di cura. Anche noi siamo rivestiti di fasce da Maria, nostra Madre e Sorella: attraverso lo Scapolare ella si prende cura di noi, ci protegge. Ci fascia per farci cresce forti e robusti alla scuola di suo Figlio.

In preghiera: Vergine Madre, che rivesti di fasce il tuo Gesù, insegnaci ad essere sempre piccoli per lasciarci “portare in braccio” dal buon Dio.

Vergine Madre, che rivesti di fasce il tuo Gesù e noi, aiutaci a rivestirci di tuo Figlio, per essere ogni giorno segno dell’amore di Dio.

Vergine Maria, Splendore del cielo, stringici tutti sotto il tuo manto.

Mi impegno a rivestirmi dello Scapolare per testimoniare anche esternamente il mio amore a Gesù e a Maria. Soprattutto voglio che lo Scapolare mi ricordi di vivere ogni giorno alla scuola di Gesù, sull’esempio della Vergine.

 

Fiore del Carmelo

o vite in fiore,
splendor del cielo,
tu solamente
sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima,
sempre illibata,
ai tuoi devoti
dà protezione, 
stella del mare

 

LE SETTE ALLEGREZZE DI MARIA

Rallegrati, Maria, predestinata Figlia eletta del Padre Onnipotente: Tu fosti concepita Immacolata, rivestita di sole risplendente; nei Cieli sei dagli Angeli esaltata, sulla terra Regina ognor clemente. Oggi, devoto, il nostro cuor ti onora, bella Maria, del Carmine Signora.

Ave Maria.

Del Carmelo, Maria, Madre e Signora, difendi i figli tuoi nell’ultima ora.

Rallegrati, Maria, Vergine bella, gran Madre di Gesù, Verbo Incarnato: Or che splendi lassù, propizia Stella, mostraci in questo esilio desolato, nel buio, nel dolor, nella procella, il Frutto del tuo Seno Immacolato. A te noi, figli tuoi, corriamo ognora, bella Maria, del Carmine Signora.

Ave Maria.

Del Carmelo, Maria, Madre e Signora, difendi i figli tuoi nell’ultima ora.

Rallegrati, Maria, fiamma d’Amore, dello Spirito Santo augusta Sposa: Trono di Sapienza e di Timore, Maestra di Pietà, mistica Rosa; Tu sei Fortezza e Speme nel dolore, e ogni alma in Te confida, in Te riposa. E con eterni canti ognun ti onora, bella Maria, del Carmine Signora.

Ave Maria.

Del Carmelo, Maria, Madre e Signora, difendi i figli tuoi nell’ultima ora.

Rallegrati, di gioia e di sorriso Arca divina, d’ogni Grazia piena: l’infelice che guarda il tuo bel Viso, nella valle del duol, si rasserena: negli occhi tuoi c’è un dolce Paradiso, che consola ogni lacrima e ogni pena; la tua bellezza ogni anima innamora, bella Maria, del Carmine Signora.

Ave Maria.

Del Carmelo, Maria, Madre e Signora, difendi i figli tuoi nell’ultima ora.

Rallegrati, Maria, Fonte di Vita, dei Tesori del Ciel Dispensatrice: ogni Grazia da Te viene elargita con amorosa Mano ausiliatrice,  mentre il materno Cuor tutti ci invita ad invocarti pia Consolatrice. Pei figli tuoi, benigna, il Cielo implora bella Maria, del Carmine Signora.

Ave Maria.

Del Carmelo, Maria, Madre e Signora, difendi i figli tuoi nell’ultima ora.

Rallegrati, Maria, Fior del Carmelo, Vergine e Madre, singolare Arcano: Vite fiorita sei, splendor del Cielo, Stella del mare nel travaglio umano. Ai figli tuoi, difesi dal tuo Velo, mite e materna stendi la tua Mano: ai Carmelitani privilegi ancora dona, Maria, del Carmine Signora.

Ave Maria.

Del Carmelo, Maria, Madre e Signora, difendi i figli tuoi nell’ultima ora.

Rallegrati, del Carmine Maria, rifugio ed Avvocata ai peccatori: scendi, celeste Nuvola d’Elia, ad irrorar di Grazia i nostri Cuori, che, un giorno, nell’eterna melodia, canteranno coi tuoi celesti Cori: Viva del nostro Ciel la bella Aurora, Viva Maria, del Carmine Signora!

Ave Maria.

Del Carmelo, Maria, Madre e Signora, difendi i figli tuoi nell’ultima ora.

ORAZIONE

Assisti i tuoi fedeli, Signore, nel cammino della vita, e per intercessione della Beata Vergine Maria, fa che giungiamo felicemente alla santa montagna, Cristo Gesù, nostro Signore, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Preghiera alla madonna del Carmelo

L’Abitino che io porto / è sicuro mio conforto / e lo stimo mio tesoro / più d’argento, gemme e oro. / Da Voi spero, / Gran Signora, / ciò che voi diceste allora / a Simone Vostro amato, /dando l’abito sacrato. /Prometteste certamente, / a chi li porta piamente, / esentar da cruda sorte / ed in vita e dopo morte. / Ed il sabato che viene, / esentarlo dalle pene / col sovrano Vostro zelo / e condurlo poi nel Cielo. / Orsù dunque Verginella, / Madre, Sposa, tutta bella, / me infelice liberate / d’ogni male consolate. / Aiutatemi nei guai /mentre afflitto sono assai, /specialmente, allora, quando / il mio fiato sta spirando. / Allora sì datemi aita, /d’impetrar l’eterna vita, / e sfuggire in tutti i modi / di Lucifer le frodi. / Fate allora che io gioendo / e con gli angeli godendo, / canti dolce melodia, / Viva, viva del Carmine Maria.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments