A che serve il Papa?

A cura della Redazione di Rassegna Stampa

CAPO SPIRITUALE DELLA CHIESA MA ANCHE CUSTODE DI CIVILTA’ E GARANTE DI LIBERTA’

In questo nostro mondo decadente e frivolo anche il Santo Padre è stato fagocitato dallo star system mediatico, diventando uno dei tanti suoi personaggi. Di lui si ascolta solo quel poco che i media vogliono trasmettere e si giudica se il Papa sia un “buon Papa” non tanto per quello che scrive nelle sue encicliche o dice nei suoi discorsi ma per la sua “simpatia”, ovvero se è capace di comunicare, se è abbastanza vicino alla gente, se viaggia, se riesce a essere abbastanza conciliante col mondo. Peccato che ancora non ve sia ancora stato uno disposto a rilasciare autografi.

La rivoluzione- atea e laicista – continua sempre balda e mai non si stanca in assalire la Chiesa, anche svilendo soprattutto presso i cattolici la figura del Papa, supremo amministratore e reggitore della Chiesa, il cui governo gli è stato affidato da Cristo stesso.

Chi infatti tra il popolo cattolico saprebbe oggi dire cosa è realmente il Papa e a che cosa serve la sua figura? Non tanto, ovviamente, sul piano spirituale – fin qui si spera tutti ci riescano ad arrivare – quanto piuttosto sul piano sociale e perfino politico?

A chiarire il tutto pensa il libro di monsignor Gaume A che serve il Papa? Edito nel 1861, all’indomani dell’Unità nazionale realizzata dalla Massoneria, che poco dopo avrebbe invaso Roma e spogliato il Santo Padre della sua autorità temporale.

Non inganni la data di edizione e il linguaggio “antico” del volume, che è ancora quanto mai attuale in quanto ricorrono anche in epoca contemporanea e perfino in campo cattolico gli stessi analoghi tentativi di allora di ridurre il potere e le prerogative anche temporali del papato in nome dei “tempi nuovi”.

Il Santo Padre è da sempre il bersaglio, sempre più direttamente indicato, dei colpi della rivoluzione e ogni buon cattolico non deve mai affievolire la sua lotta in difesa dell’istituzione. E siccome gli argomenti di ieri sono, gira che ti rigira, anche quelli di oggi, mentre «si studia di dar nuovo colore agli antichi».

Tanto è vero che sicuramente a qualcuno sarà capitato di sentire perfino qualche prete oggi asserire quanto sia provvidenziale la fine del potere temporale. La qual cosa asseriva già nel 1861 un opuscolo contro la Santa Sede in cui si spiegava che senza il Papa, e soprattutto senza il Papa Re, il mondo sarebbe stato meno cristiano, meno civile, meno libero o meno felice, poiché l’ Europa è ormai forte e la civiltà tanto avanti da poter fare a meno del Papa.

Ebbene, oggi che perfino la Chiesa ha abbandonato l’incoronazione del Papa con il tradizionale triregno, l’Europa, e il mondo, non sono più cristiani, l’Europa è molto meno libera e gli uomini per niente felici.

Ciò si ricorda non per una anacronistica nostalgia – allo stato attuale – per un Stato della Chiesa ma almeno per invitare ad istruirsi su ciò a cui veramente serve il Papa, che oltre a esser assai utile sul piano spirituale avrebbe ancora moltissimo da dire su tutto il resto, essendo la Chiesa la più sicura e affidabile ispiratrice di civiltà

Qui è possibile leggere e scaricare il libro

 

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