Gli errori dei Testimoni di Geova sulla croce e il Paradiso

di Antonino Amorelli

PER I TDG LA CROCE È FORMATA DA UN SOLO BRACCIO E NON DEVE ESSERE NÉ RIPRODOTTA NÉ VENERATA

LA CROCE

Errori

Per i TdG è formata da un solo braccio e non deve essere né riprodotta né venerata.

Risposta

Gesù è stato giudicato e condannato dai Romani, la cui consuetudine era questa: sul luogo dell’esecuzione ergevano il palo verticale, chiamato stipes o staticum con un sedile, pegma. Il condannato portava sulle spalle il palo orizzontale “patibulum”. Arrivato al luogo dell’esecuzione gli venivano inchiodate le mani sul patibulum. Fatto sedere sul pegma gli venivano inchiodato i piedi e poi veniva eretto, aspettando la terribile morte. Mt 27,26

Significato della Croce. Anche se la croce è di origine pagana, Cristo, avendola scelta per redimerci, l’ha fatta diventare cristiana e l’apostolo Paolo si gloria di essa:

Gal 6,14: “Io invece voglio vantarmi…della croce di N.S. Gesù Cristo”.

In 1 Cor 1,17: “E questo io faccio…per non rendere inutile la morte di Cristo in croce”.

Fil 3,18: “…non pochi si comportano come nemici della croce di Cristo…Per questa gente il ventre è il loro Dio…”.

IL PARADISO

Errori

I TdG non credono alla sopravvivenza dell’anima dopo la morte del corpo. Con la morte cessa la vita del corpo e dell’anima che risorgeranno in un futuro indeterminato per riprendere una vita in un nuovo Paradiso terrestre.

Risposta

La Bibbia, invece, parla della sopravvivenza dell’anima subito dopo la morte; in un luogo di felicità celeste che consiste nella visione di Dio e nella partecipazione della sua felicità.

Fil 3,20: “Noi…cittadini del cielo, è di là che aspettiamo il nostro Salvatore, Gesù Cristo, il Signore”.

2 Cor 5,6-8: “…finché viviamo in questa vita terrena, siamo lontani da casa, lontani dal Signore…”.

Fil 1,23: “…Desidero lasciare questa vita per essere con Cristo”.

Lc 23,43: “oggi sarai con me in Paradiso”.

Lc 16,22: “…Lazzaro morì e gli angeli di Dio lo portarono accanto ad Abramo nella pace”.

Gv 1,13: “…è Dio che ha dato loro la nuova vita”.

I Gv 3,1: “…il Padre! Egli ci ha chiamati a essere suoi figli. E noi lo vedremo come egli è realmente”.

I Pt 1,3: “Dio…Padre…ci ha dato una vita nuova (Battesimo)…speranza viva…in attesa di ottenere quell’eredità che Dio ha preparato nei cieli…eredità sicura (Paradiso)…”.

Rm 8,15-17: “…siamo figli di Dio…anche parteciperemo dell’eredità di Dio (Paradiso) insieme con Cristo…alla gloria”.

I Ts 4,14: “…E da quel momento saremo sempre con il Signore”.

Mt 25,34-36: “…entrate nel regno che è stato preparato per voi fin dalla creazione del mondo…mentre i giusti andranno alla vita eterna”.

I Cor 13,12: “…saremo faccia a faccia dinanzi a Dio…lo conosceremo come lui mi conosce”.

Gv 17,24: “Padre, voglio che dove sono io siano anche quelli…perché vedano la gloria che tu mi hai dato”.

Rm 14,17: “Il Regno di Dio…è giustizia, pace e gioia che vengono dallo Spirito Santo…”.

Mt 25,23: “…Vieni a partecipare alla gioia del tuo Signore”.

Gv 16,22: “…e nessuno vi toglierà la vostra gioia”.

Fil 3,20: “Noi invece, cittadini del cielo, è di là che aspettiamo il nostro Salvatore. Egli…trasformerà il nostro misero corpo mortale…somigliante al suo corpo glorioso”.

I Cor 15,51: “Quest’uomo…deve…rivestirsi di una vita che non si corrompe…che non muore”.

Is 2,3: “Saliamo sul monte del Signore (Gerusalemme). Egli c’insegnerà quel che dobbiamo fare…” (per raggiungere la celeste Gerusalemme, il Paradiso).

Ap 21,1-7: “…e vidi venire dal cielo…la nuova Gerusalemme…pronta per andare incontro allo sposo”.

Lc 10,17: “Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti in cielo”.

I Tm 2,4: “Dio…vuole che tutti gli uomini arrivino alla salvezza e alla conoscenza della verità”.

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