Guardando certe chiese e altari ti chiedi: “dove è Gesù”?

di Sonia Sacripanti

LE INUTILI ATTRATTIVE UTILIZZATE PER INCENTIVARE A FREQUENTARE LA CHIESA PORTANO A DESACRALIZZARLA

Non sono una cristiana da parrocchia, da gruppi carismatici, mi sono convertita frequentando il convento dei frati (non quelli ballerini), dove ho scoperto la solitudine, il silenzio, quello che ti riempie dentro, e la bellezza dell’organo, unico strumento, secondo me, in grado di elevare l’anima e farti avvicinare sempre di più al Cielo.

Non amo le attrattive che vengono utilizzate oggi per incentivare le persone a frequentare la Chiesa, tecniche che inevitabilmente portano a desacralizzarla.

Non amo le omelie banali, sbrigative, quelle che quando ti alzi senti di non aver appreso nulla per la tua crescita spirituale.

Non amo le varie “indulgenze” da parte dei preti verso le persone che entrano in Chiesa in abiti succinti (bambini, adulti e anziani).

Non amo le Chiese moderne, quelle che quando entri ti chiedi “dove è Gesù”? E tra le varie cose non amo certamente altari come quello che vedete in foto.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci ricorda che: «L’altare, attorno al quale la Chiesa è riunita nella celebrazione dell’Eucaristia, rappresenta i due aspetti di uno stesso mistero: l’altare del sacrificio e la mensa del Signore, e tanto più in quanto l’altare cristiano è il simbolo di Cristo stesso, presente sia come vittima offerta per la nostra riconciliazione, sia come alimento celeste che si dona a noi» (n. 1383).

Ecco facciamoci due domande.
Dove è finita la Bellezza? La Bellezza della Liturgia? La Bellezza della chiamata a seguire il Signore?

Ricordava Benedetto XVI in Sacramentum caritatis n. 35 che «la bellezza non è un fattore decorativo dell’azione liturgica; ne è piuttosto elemento costitutivo, in quanto è attributo di Dio stesso e della sua rivelazione. Tutto ciò deve renderci consapevoli di quale attenzione si debba avere perché l’azione liturgica risplenda secondo la sua natura propria».

L’azione liturgica non è bella, dunque, perché seduce attirando sul visibile che la qualifica, ma perché conduce dal visibile all’invisibile Mistero, dall’udibile all’ineffabile, che è ciò di cui il nostro cuore ha desiderio insaziabile.

Qualità anziché quantità. Questo stia a cuore alla Chiesa.

Ah.. dimenticavo non sono neanche una cristiana da GMG!

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Sono pienamente d’accordo. Dio la benedica

Questione di punti di vista, daccordissimo sul modo di concepire e costruire le chiese miderne, sul tipo di abbigliamento da accettare in una luogo di culto, un po’ meno sulla rigidità dell’accompagnamento delegato solo all’organo per la S.Messa e tutte le funzioni religiose. La GMG l’ha voluta S.Giovanni Paolo II, solo questo dovrebbe bastare a farcela, quantomeno, ammirare in TV, se poi andiamo nel dettaglio e ne esaminiamo i risultati delle precedenti edizioni, non posso approvarne in pieno la sua istituzione.

La vasca da bagno ( o simile) era usata x il Battesimo di immersione nelle prime comunità cristiane, ricordando il Battesimo di Cristo nel Giordano.

Stupendo, non vi è null altro da aggiungere, tuttavia qualcosa non sfugge, lei lo sottolinea : pur di incentivare le presenze nelle chiese, va bene tutto, altari i primis, atmosfera da new age, poi se non c è neanche una croce… ma si, quello oramai è solo un dettaglio!!!

Neanche io