L’Italia sta subendo una valanga di sbarchi

di Angelica La Rosa

L’UNIONE EUROPEA SCARICA TUTTO SULL’ITALIA

Dall’inizio dell’anno sono sbarcati sulle coste italiane complessivamente 115.284 migranti. Nello stesso periodo, l’anno scorso erano 61.663 mentre nel 2021 erano 39.928. Il 10% degli immigrati sono minori non accompagnati.

Mentre la Comunità di San Egidio chiede aiuto all’Unione Europea quest’ultima non sembra interessata alla vicenda e scarica tutto sull’Italia.

Per quanto riguarda i salvataggi in mare, l’Europa deve assumersi le proprie responsabilità aiutando finanziariamente l’Italia. “I fondi ci sono”, ha ricordato arco Impagliazzo, presidente della Comunità di San Egidio, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma.

Facendo riferimento alle ultime norme, Impagliazzo ha anche chiesto di “riportare le persone nei porti sicuri più vicini, perché così togliamo sofferenza alla sofferenza”.

Proviene dalla Tunisia la maggioranza dei migranti sbarcati in Italia fino al 31 luglio: sono 54.693, pari al 61,34 per cento del totale. Segue la Libia, con 30.075, una quota che rappresenta il 33,7 per cento del numero complessivo. Al terzo posto della graduatoria del Viminale c’è la Turchia, da cui sono arrivati 4.003 degli sbarchi rilevati nei primi sette mesi del 2023, mentre 387 sono giunti dall’Algeria.

La Guinea e la Costa d’Avorio sono le nazionalità maggiormente dichiarate dagli immigrati sbarcati. Per quanto riguarda la Guinea, si tratta di 11.315 persone che hanno dichiarato di possedere la nazionalità del Paese africano al momento dello sbarco in Italia, mentre 11.287 sono quelli che hanno comunicato di provenire dalla Costa d’Avorio. Seguono l’Egitto (7.795), la Tunisia (6.761), il Bangladesh (6.729) e il Pakistan (6.161).

Per quanto concerne i rimpatri, il Viminale specifica che sono stati 2.561, in aumento del 28,05 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando erano stati duemila.

Cosa c’è da aspettarsi nei prossimi mesi? Un sensibile aumento della microcriminalità nelle nostre già martoriate città dove spaccio di droga, furti e prostituzione vedono molto “attivi” proprio molti migranti…

Scriveva Padre Giuseppe Tagliareni:

Prima del diritto ad emigrare, c’è quello a non emigrare, a vivere nel proprio paese. Tutti i Paesi riconoscono i diritti dei rifugiati che scappano per guerra o persecuzione. La massima parte dei migranti sono di natura economica: cercano un posto dove si vive meglio. Ogni Paese può far entrare un numero limitato di migranti, altrimenti c’è una invasione. È necessario che i migranti siano integrati nel Paese che li accoglie, altrimenti ci sono problemi.

La prospettiva più comune è: spaccio, lavoro nero, prostituzione, fuga di minori, delinquenza. In media, ogni migrante deve pagare 4-5 mila dollari per venire da noi. Essi preferiscono non venire in aereo col visto del Consolato, ma fare i “clandestini”. Il business delle migrazioni è enorme: i soldi vanno alle organizzazioni criminali e agli scafisti.

Le Ong che fanno da spola tra Africa e Italia e portano clandestini sono superpagate da privati. Lo Stato italiano spende un sacco di soldi per centri di accoglienza e per pagare la Caritas. C’è un mare di gente che ci vive con l’accoglienza dei migranti: cooperative, insegnanti, etc. Si sa che tra i migranti africani ci sono elementi dell’Isis, radicalizzati, terroristi islamici.

I subsahariani che vengono sono tutti ben pasciuti, giovani di 20-35 anni, in cerca di donne. In Tunisia, hanno aperto le carceri obbligando i criminali a uscire dal Paese entro tre giorni. I nostri governanti sanno tutte queste cose, ma devono obbedire agli ordini di Bruxelles. L’Italia deve diventare un campo profughi e in Europa si deve fare il meticciato.

Si lavora per dare a tutti il soggiorno e la cittadinanza (“jus soli”). Gli stranieri, delle nostre leggi se ne fanno un baffo; aprono contenziosi che durano anni. Gli italiani, dimenticando i propri poveri che aumentano, devono pagare tutti i diritti dei migranti. I musulmani non si integrano e appena possibile metteranno la sharia, la legge coranica. Grazie alle nostre leggi favorevoli e al loro ritmo prolifico, tra breve ci domineranno.

Accoglierli indiscriminatamente è la più grande sciocchezza che l’Italia può fare. I nostri governanti stanno svendendo l’Italia e distruggendo la sua millenaria Civiltà cristiana. Si moltiplicano moschee e minareti, mentre si chiudono sempre più chiese e oratori. Anche le gerarchie cattoliche sono d’accordo. Ma qual è il vero bene della nazione? Sembra che a nessuno più interessi neanche farsi la domanda. “Accogliere si deve e basta! Lo dice pure il Vangelo!”, dicono.

Ma nessuna scrittura va soggetta a privata spiegazione. La Dottrina Sociale della Chiesa dice di riconoscere i diritti e la dignità di ogni persona, di dare lavoro giustamente remunerato e abitazioni idonee, di facilitare i ricongiungimenti familiari, ma anche di aiutare lo sviluppo nelle loro nazioni, creando in loco le occasioni di lavoro.

A chi giova ammassare le migliaia di migranti che arrivano in numero crescente ogni mese, ormai da molti anni? Chi non vede quanti problemi di ordine pubblico provocano? Rivolte, vandalismi, incendi, saccheggi, distruzioni, fughe dai Centri di accoglienza, sparizione dei minori, spaccio di droga, furti, stupri, resistenza alla forza pubblica, dispersione nelle campagne, ghetti, accampamenti dove neanche la polizia può entrare, caporalato, etc. Siamo ormai al caos. A chi giova tutto ciò?

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