Saverio Gaeta: “Padre Pio fu vittima di superbia e maldicenze”

di Bruno Volpe

IL GIORNALISTA CATTOLICO GAETA: “TALVOLTA LA CHIESA HA AVUTO DIFFICOLTÀ AD INTERPRETARE L’INVISIBILE E A CAPIRE GLI UOMINI DI DIO”

Oggi, 23 settembre, la Chiesa cattolica fa memoria obbligatoria di San Pio da Pietrelcina (comunemente chiamato Padre Pio), un grande santo della contemporaneità, tra i più amati. Per saperne di più,  abbiamo intervistato il noto giornalista  e scrittore cattolico Saverio Gaeta che, assieme ad Andrea Tornielli, scrisse un libro di grande successo su Padre Pio: “Padre Pio, l’ultimo sospetto, la verità sul frate delle stimmate”. Fu un saggio in risposta ai sospetti del matematico piemontese Sergio Luzzatto il quale sosteneva che in realtà Padre Pio si procurava la stimmate facendo uso di acido fenico. Insomma, per Luzzatto il santo del Gargano era un simulatore.

Gaeta, chi fu Padre Pio?

“Probabilmente assieme a pochi altri, quello col maggior indice e tasso di carismi personali, di uomo consacrato a Dio. Certamente ce ne furono altri, penso a Natuzza Evolo, forse persino superiore, ma lei era una laica. Padre Pio invece era un consacrato, un sacerdote e per questo poteva usare discernimento, fungere da padre spirituale ed essere di esempio per i confratelli.  Assieme a San Giovanni Bosco è quello che ha avuto maggiormente la dote del discernimento ed era un esempio per i ministri di culto”.

Tuttavia è stato attaccato anche dalla gerarchia ecclesiastica…

“Talvolta la Chiesa ha avuto difficoltà ad interpretare l’invisibile e a capire gli uomini di Dio. E’ capitato ad uomini dell’istituzione, allo stesso Giovanni XXIII, a padre Agostino Gemelli il quale non prese bene il rifiuto di Padre Pio a farsi visitare e allora andò giù molto duro nel suo rapporto. Insomma Padre Pio fu vittima di superbia, maldicenza, tanto che gli fu proibito celebrare per un periodo la messa in pubblico e confessare. Penso che dietro tutto questo si celasse l’azione negativa del demonio che usa persone in buona fede per raggiungere i suoi scopi. Tuttavia bisogna riconoscere che Padre Pio, pur perseguitato, è rimasto sempre obbediente, non si è mai ribellato, ha riconosciuto l’ autorità della Chiesa anche quando questa autorità era usata in modo ingiusto”.

Il matematico Luzzatto scrisse un volumetto per sostenere che Padre Pio si procurava spontaneamente le stimmate con l’ acido fenico…

“Tornielli ed io smentimmo con dati scientifici alla mano questa tesi nata da una lettera che Padre Pio aveva scritto ad un farmacista di Foggia per procurarsi acido fenico. Ma a quel tempo egli curava i malati colpiti dalla spagnola e l’ acido fenico serviva come disinfettante. Inoltre  ho cercato in una enciclopedia del tempo a Roma e già in quel testo si rigettava che l’ acido fenico potesse avere simili effetti. Si tratta dei soliti sospetti, banali, ma calunniosi, di chi  non riesce a vedere il soprannaturale”.

Che giudizio possiamo dare di Padre Pio?

“Ha portato su di sé, sulle sue spalle, il mondo, come Natuzza Evolo, ha espiato silenziosamente i peccati e li ha sopportati pazientemente. Un testimone pubblico della bellezza della fede e dell’ amore a Dio”.

Il rapporto di Padre Pio con la Madonna era molto stretto..

“Era devotissimo alla Madonna. Nel 1959, quando passò in elicottero su San Giovanni Rotondo la statua della Madonna di Fatima, chiese la grazia sulla sua salute e venne esaudito. Quando parlava di Maria piangeva e non sapeva trattenere le lacrime, si commuoveva. La chiamava Mammina, in ricordo della sua mamma. In Maria vedeva davvero una madre”.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments