Impose agli italiani i governi Monti, Letta e Renzi…

di Angelica La Rosa

È MORTO GIORGIO NAPOLITANO


Il presidente emerito Giorgio Napolitano si è spento all’età di 98 anni. Napolitano è stato, dal maggio 2006 al gennaio 2015, l’11°Presidente della Repubblica (il primo ad essere stato eletto per un secondo mandato).

Affidandolo, da cattolici, al giudizio di Dio (il secondo punto dei 4 Novissimi) un’analisi prettamente umana della sua novennale presidenza ci portano a definirla come, a voler essere buoni, problematica.

Come non ricordare i governi che ha imposto agli italiani, quelli di Monti, Letta e Renzi. Non possiamo neanche tacere le manovre politiche portate avanti contro il Centro-Destra, le intromissioni, gli errori gravi e le forzature con cui ha annacquato la nostra già traballante democrazia.

Una operazione tristemente significativa è stata l’imposizione all’Italia della guerra in Libia che, come era facilmente prevedibile, ha causato la catastrofe umana, politica, economica e sociale del paese nord africano e la conseguente crisi dei migranti che attualmente colpisce il nostro Paese.

Giorgio Napolitano – definito sarcasticamente “il comunista preferito di Kissinger” – ha consegnato l’Italia alla fallimentare guida franco-tedesca dell’UE (ricordate Merkel e Hollande?).

Volutamente non ci addentriamo sulla trattativa Stato-mafia e sulle registrazioni relative, sul suo comportamento nel caso di Eluana Englaro, e su altre vicende da chiarire: i fatti di “Ungheria 1956”, l’obbedienza a Stalin, più di recente,  riguardo ad un governo Berlusconi e allo spread,  le manine delle oligarchie e delle sinistre Ue, lo zampino USA ecc.

Eluana Englaro

Ad un primo giudizio, forse legato all’emotività del momento, Napolitano ci sembra abbia lasciato l’Italia nel caos democratico, politico ed economico… Ma non vogliamo esagerare. Il suo giudice umano sarà la storia.

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