La calma dello spirito innanzi alle difficoltà è forza

di Giuliva di Berardino

IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA

Mercoledì 11 ottobre – San Papa Giovanni XXIII

Lc 11, 1-4

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione».

Il Vangelo di oggi ci presenta la preghiera di Gesù, una preghiera che poi i cristiani hanno preso come fondamento perché viene consegnata nel battesimo a tutti coloro che decidono di credere in Cristo. Chiamare Dio Padre nostro significa sentirlo padre di tutti, chiedere a Lui la venuta del Regno, il pane quotidiano, il perdono e il sostegno nelle prove della vita ci mette in atteggiamento di figli e quindi apre il nostro cuore alla fiducia.

Oggi ricordiamo il santo papa Giovanni XXIII, conosciuto come “il papa buono”, che ha saputo guidare la Chiesa verso il Concilio Vaticano II e ha vissuto per la pace. Il Vangelo ci fa capire quanto sia importante pregare Dio come Padre, come ci ha insegnato Gesù, allora oggi accogliamo l’invito alla preghiera perché anche noi, come il santo papa Giovanni XXIII possiamo dire di vivere per la pace.

Il santo papa, infatti, diceva spesso queste parole: “La calma dello spirito innanzi alle difficoltà è la mia forza. Ogni giorno deve avere la sua piccola ansia; e dobbiamo tenere alla disciplina dello spirito, che frena le impazienze e mantiene la pace spirituale”. Accogliamo nel cuore queste parole di papa Giovanni e presentiamoci, con semplicità, al Padre nostro perché ci doni la pace del cuore e impariamo a vivere come fratelli e sorelle.

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