La crisi morale del Centro-Destra

di Paolo Gulisano

INTERVISTA AL CONSIGLIERE REGIONALE DELLA LOMBARDIA GIACOMO ZAMPERINI 

Negli scorsi giorni è stata presentata al Consiglio Regionale della Lombardia una mozione per bloccare la cosiddetta Carriera Alias nelle scuole, che è il primo passo per la transizione sociale e una procedura pericolosa per introdurre tra bambini e ragazzi la cultura del gender fluid, l’idea che si possa passare tranquillamente da un sesso all’altro, senza tenere conto di tutte le implicazioni per la salute mentale e fisica.  Non senza una certa sorpresa, visto che il Centro Destra possiede in Lombardia una solida maggioranza, la mozione non è passata. Tra le fila della maggioranza ci sono stati dei franchi tiratori, tra le fila della Lega e soprattutto di Forza Italia. In particolare ha pubblicamente dichiarato il suo voto contrario Giulio Gallera, già discusso Assessore alla Sanità e al Welfare, dimissionato dopo che la sua gestione dell’epidemia Covid aveva fatto della Lombardia la regione più critica di tutto il Paese. Gallera, insieme ad altri esponenti del Centro Destra, ha votato come la Sinistra. Si tratta di un episodio che fa pensare, ed è un indice della situazione culturale prima ancora che politica degli eredi di Berlusconi.  Del voto in Lombardia abbiamo parlato con Giacomo Zamperini, che della mozione sulla carriera alias è stato il primo firmatario.

Zamperini è un consigliere regionale di Fratelli d’Italia, al suo primo mandato, ma con una esperienza già lunga di impegno politico sul territorio. Un’esperienza che è stata caratterizzata fin dagli inizi, a poco più di vent’anni, per una grande attenzione ai valori non negoziabili, in difesa della cultura della vita.

Dottor Zamperini, perché Fratelli d’Italia in Regione Lombardia aveva deciso di proporre questa mozione?

Nel rispetto di tutti e dell’autonomia scolastica – che non deve essere confusa con l’anarchia – e soprattutto senza alcun intento discriminatorio, abbiamo sentito il diritto ed il dovere di intervenire affinché fosse fatta chiarezza su un tema così sensibile che merita profonda attenzione e monitoraggio, in particolar modo riguardo ciò che accade nelle scuole.

Il nostro obbiettivo era porre una domanda, ben sapendo che la mozione del Consiglio Regionale ha rappresentato solo un primo passo per sollevare l’attenzione sul tema anche agli altri livelli istituzionali.

La “Carriera Alias” può rappresentare un grave pericolo in quanto non farà altro che accrescere la confusione che sta dilagando tra i nostri giovani sul tema dell’identità di genere e rafforzare l’errata convinzione di essere nati in un corpo sbagliato, proponendo un modello che si spaccia per libertario ma rappresenta l’omologazione peggiore, quella che rende schiavi del relativismo. Finché rimarrà confusione nelle scuole non potremo aiutarli né sostenere e valorizzare le loro specificità e diversità, le quali devono essere conosciute, accettate, custodite e rispettate.

Al momento del voto, nella giornata del 10 ottobre, si è verificata una spiacevole sorpresa. Nonostante il Centro Destra disponesse di una sicura maggioranza, la mozione non è passata. Cosa è successo?

Nonostante i voti favorevoli fossero superiori a quelli contrari, per via del regolamento sul funzionamento del Consiglio Regionale la mozione non è passata.

E sappiamo per quale motivo, e per quali scelte di alcuni esponenti della maggioranza. Si parla in generale di Centro Destra, ma questo voto ha dimostrato che la coalizione ha diverse anime, forse con profonde divergenze di opinioni al loro interno su questioni importanti. È emersa chiaramente un’anima radicale e laicista, simile a quella purtroppo espressa in Veneto dal Presidente Zaia…

Il testo della mozione era concordato con la maggioranza, poi nella legittima attività di ogni consigliere può esserci qualcuno che la pensa diversamente. Io, per quanto di mia competenza, testimonio l’impegno di Fratelli D’Italia di essere coesa e compatta a sostegno della mozione. Purtroppo, in Aula ci sono stati interventi fuorvianti e confusi che hanno tentato di buttare in caciara un concetto invece di buon senso. Per dirla con le parole di Chesterton, “fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade verranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.”

Non le sembra che i consiglieri della coalizione abbiano tradito il mandato ricevuto dall’elettorato conservatore? E non le sembra che questo possa portare ad una ulteriore disaffezione verso il voto da parte di questo elettorato? Tanto- potrebbero dire- votare il Centro destra o il Centro Sinistra che differenza fa?

Credo che, quando una persona ha il coraggio di difendere le proprie idee, debba metterci la faccia e non trincerarsi dietro un voto nascosto. Penso che il vero intento della mozione sia stato frainteso e strumentalizzato. Si chiedeva infatti di fare una ricognizione su quante scuole hanno adottato questo regolamento e si poneva l’obiettivo di sollevare una problematica così da fare chiarezza.

Per rispondere alla domanda dico che il meglio è nemico del bene e che nonostante tutto sussiste ancora una differenza abissale fra un Centrodestra, con tutte le sue fragilità, che si batte per difendere i valori c.d. non negoziabili ed una sinistra ormai alla mercé del politicamente corretto e della lobby LGBT.

Come intende continuare il suo impegno per la difesa dei valori etici, della famiglia naturale, della vita? 

Non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo rassegnarci al nulla che avanza e che vorrebbe cancellare le nostre radici e le nostre identità.

Attorno a questi temi spesso c’è molta confusione. Stiamo lavorando su altre iniziative a sostegno della famiglia, prima fra tutte quella per supportare le famiglie numerose dando quindi aiuto concreto a chi combatte la denatalità. Mettere al mondo un figlio oggi è un gesto coraggioso, quasi eroico, che merita di essere riconosciuto per il suo valore da parte delle istituzioni. Regione Lombardia è schierata al fianco dei papà e delle mamme che ogni giorno svolgono una funzione sociale preziosa ed insostituibile.

Come dice Sam ne Il Signore degli anelli, “c’è del buono in questo mondo ed è giusto combattere per questo.”

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