Allontaniamo dalle nostre vite l’ipocrisia e la paura

di Giuliva Di Berardino 

IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA 

Lc 12, 1-7

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».

Il Vangelo di oggi evidenzia l’invito di Gesù ad allontanare nelle nostre vite l’ipocrisia e la paura, due atteggiamenti che si richiamano, in qualche modo. L’ipocrita, infatti, agisce sempre in modo nascosto e subdolo e quindi vive nella paura di essere scoperto, tanto che potremmo definire  l’ipocrisia come la paura per la verità. L’ipocrita ha paura della verità. E tutti noi corriamo il rischio di accogliere l’ipocrisia, nelle nostre giornate, anche se la nostra intenzione non è quella di essere ipocrita, ma corriamo il rischio di esserlo, quando preferiamo fingere piuttosto che essere noi stessi. Afferma papa Francesco: “Essere ipocrita come truccarsi l’anima, come truccarsi negli atteggiamenti, come truccarsi nel modo di procedere: non è la verità.” Comprendiamo allora perché nel vangelo di oggi Gesù inviti i suoi discepoli ad allontanare l’ipocrisia: il Maestro desidera che anzitutto i suoi discepoli siano liberi nel cuore, restino veri ed agiscano alla luce del sole, nella verità. Chi non cede all’ipocrisia, chi non entra in complicità con l’agire di nascosto, resta libero interiormente e per questo non cede alla paura, neppure di fronte alla minaccia di morte.  Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla, dice Gesù. Allora è importante che comprendiamo come questa grande libertà interiore che oggi il vangelo ci fa desiderare, cominci dalle piccole cose di ogni giorno, dal rifiuto dell’ipocrisia e del compromesso che ciascuno di noi, ogni giorno, anche oggi è chiamato a mettere in pratica. Chiediamo al Signore di darci oggi lo Spirito Santo perché possiamo avere la forza di contrastare e allontanare dalla nostra vita l’ipocrisia e desiderare di restare sempre liberi nel cuore, non ricercando il guadagno, o il compromesso ma custodiamo il cuore, restando nella verità. 

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments