La vincitrice di tutte le eresie non cederà il campo ai nemici della Chiesa

di Paola Liberotti

L’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA MILIZIA DELL’IMMACOLATA A ROMA

“È possibile che i nostri nemici debbano tanto adoperarsi ed avere la prevalenza e noi rimanere oziosi senza adoperarci con l’azione? Non abbiamo forse armi più potenti, come la protezione dell’Immacolata? La “senza macchia”, vincitrice di tutte le eresie non cederà il campo ai nemici”.

Parole memorabili di San Massimiliano Maria Kolbe, il quale, come reazione ai crescenti attacchi alla Chiesa, istituì la Milizia dell’Immacolata la sera del 16 ottobre 1917, in una stanza del Collegio Internazionale dei Frati Minori Conventuali a Roma, in via San Teodoro a Roma, alle falde del Palatino, insieme ad altri sei confratelli del Collegio Serafico. La Milizia nasce espressamente come un movimento mariano di preghiera e d’azione, come il Santo la definiva: “Soprattutto in questi tempi, Dio susciterà delle persone, le quali, per mezzo di una devozione particolare verso la Santissima Vergine, santificheranno se stessi e non solo opporranno resistenza agli accaniti nemici di Dio, ma spazzeranno via dalla faccia della terra le eresie, le idolatrie, le empietà, edificheranno il tempio del vero Dio e sproneranno tutti alla vera devozione verso la Madre di Dio”.

A distanza di 106 anni dalla fondazione della Milizia dell’Immacolata, i confratelli di San Massimiliano e i membri hanno voluto ricordare l’anniversario nel luogo esatto dove nacque. La sera di sabato 14 ottobre scorso, infatti, è stato presentato in anteprima in Italia il film d’animazione “Max”, che si propone di far conoscere, soprattutto ai più giovani ma non solo, la storia di questo gigante della Fede del Novecento che fu San Massimiliano Maria Kolbe.

Successivamente, nel pomeriggio di domenica 15 ottobre, la sua figura è stata ricordata da padre Raffaele Di Muro, docente presso la Pontificia Facoltà Teologica “Teresianum” e preside della Facoltà Teologica “San Bonaventura”, dove è anche direttore della Cattedra Kolbiana; è un grande conoscitore del Santo polacco e curatore dei suoi scritti, sul tema “L’obbedienza in San Massimiliano Maria Kolbe”.

L’evento si è concluso con la Celebrazione della Santa Messa da parte del card. Mauro Gambetti OFM Conv., arciprete della Basilica di san Pietro, vicario del Papa per lo Stato della Città del Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro.

Nel suo “testamento spirituale”, pronunciato a Roma nel 1933, il Santo lasciò in eredità ai suoi confratelli la missione di diffondere la devozione all’Immacolata, unica Via per Gesù, “fino agli estremi confini della terra”, resi forti da tre armi (preghiera, lavoro, sofferenza) e utilizzando ogni mezzo lecito, a partire dalla stampa. Infatti San Kolbe, autentico giornalista in missione per l’Immacolata, aveva una piena consapevolezza del fondamentale ruolo della stampa, spesso propagatrice di errori e di avversione alla Fede Cattolica. Fondò quindi la rivista “Il Cavaliere dell’Immacolata”, nonché poi una stazione radio, proprio con il fine di evangelizzare nel nome di Maria Santissima. E, ancora oggi, i suoi scritti rappresentano un dettagliato e insuperato vademecum di come deve concretamente agire un vero “missionario della penna”.

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