Per la vita di Indi Gregory

di Simone Pillon

UN NUOVO CASO “CHARLIE GARD”

Indi Gregory è una bambina di 8 mesi che ha la stessa malattia di Charlie Gard. I medici inglesi dell’ospedale di Nottingham dove è in cura hanno deciso di lasciarla morire staccando i supporti vitali. Mamma e papà si sono opposti ma i loro ricorsi sono stati vani. L’ospedale Bambin Gesù di Roma, si è reso disponibile ad accogliere la piccola.

ll caso di Indi Gregory è stato trattato in una lunga e dettagliata udienza davanti la High Court di Londra. Purtroppo per ora è stata rigettata la richiesta di trasferimento di Indi Gregory in Italia, come già accaduto per Alfie Evans, Charlie Gard e molti altri.

Si sostiene che è meglio morire piuttosto che vivere, il tutto nel superiore interesse del minore. Ieri mattina è stato depositato l’atto di appello. Speriamo che ci sia un giudice a Londra.

Nel frattempo ti invitiamo a pregare per Indi e per i suoi genitori, e manifestare la tua vicinanza alla famiglia diffondendo la notizia di quanto sta accadendo. Sui social puoi usare l’hashtag #IndiGregory. Se vuoi puoi anche scrivere a politici e amministratori di tua conoscenza, chiedendo che prendano posizione ufficialmente in favore del trasferimento di Indi in Italia.

AGGIORNAMENTO DELLE 13:40 DEL 4 NOVEMBRE 2023:

Con grande amarezza vi comunico di avere appreso ora che l’appello presentato nell’interesse della famiglia di Indi Gregory è stato dichiarato inammissibile dalla Court of Appeal di Londra. È davvero doloroso che il diritto alla vita, alla salute e ai trattamenti di cura e di riabilitazione, previsti agli articoli 6, 23 e 24 della dichiarazione universale dei diritti del fanciullo non meritino più di essere presi in considerazione.

Subscribe
Notificami
2 Commenti
Oldest
Newest
Inline Feedbacks
View all comments

Qual’ è la differenza tra questi assassini e Hamas? Prego per questi genitori e per la loro piccola

Purtroppo il demonio impazza: Si possono denunziare alla corte suprema europea dei diritti umani questi mortiferi assassini? Se ci sono appigli legali bisogna metterli in atto e chiedere la condanna
penale e risarcimento danni. Se non si fa così, continuamente ci troveremo innanzi a questi omicidi.