Come aiutare i giovanissimi a usare consapevolmente il variegato mondo del web

di Paola Liberotti

UN CONVEGNO A ROMA SUI RISCHI DEL WEB

Come aiutare i giovanissimi a usare consapevolmente il variegato mondo del web, imparando a difendersi dalle mille insidie che purtroppo presenta? A questo proposito, si svolgerà a Roma il prossimo sabato 11 novembre il convegno “Buon uso o abuso del web”, promosso dal Servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Diocesi di Roma, in programma a partire dalle ore 9.00 nell’Aula Pio XI della Pontificia Università Lateranense (Piazza di San Giovanni in Laterano 4).

Pensato in particolare per tutti gli educatori, animatori, docenti, genitori e per chiunque ogni giorno è particolarmente a contatto con l’universo giovanile, il momento di riflessione sarà aperto dai saluti del cardinale vicario Angelo De Donatis e del vescovo Riccardo Lamba, vescovo referente del Servizio diocesano.

Interverrà poi in collegamento il professor Gabriele Sani, primario di Psichiatria dell’Università Cattolica di Roma. A seguire, il professor Federico Tonioni, psichiatra e psicoterapeuta dell’Università Cattolica di Roma, direttore del Centro Pediatrico Interdipartimentale per la Psicopatologia da Web, presso la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, parlerà di “Origini e significato della psicopatologia web mediata”; mentre la dottoressa Gianna Autullo, psichiatra e psicoterapeuta dell’Università Cattolica di Roma, proporrà una riflessione su “Adolescenza e crisi genitoriale”. Ancora, Carlo Di Noto, direttore dell’Associazione Meter, interverrà sul tema “Abitare il web come casa sicura”. I lavori del convegno riprenderanno alle 11.30, dopo una breve pausa, con la relazione di Stefania Garassini, giornalista e docente all’Università Cattolica di Milano, su “Smartphone: a che età? La necessità di un accesso graduale al digitale e il ruolo centrale dei genitori”. Le conclusioni saranno a cura di Vittoria Lugli, referente del Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili e coordinatrice del Lazio.

Si tratta di una problematica oggi molto sentita e di scottante attualità, che riguarda un numero sempre crescente di ragazzi, ma non solo: anche tante persone che, per svariati motivi, soffrono di particolari fragilità. Ben vengano, quindi, eventi come questo, per sensibilizzare specialmente i genitori e tutti gli educatori sull’enorme responsabilità che ogni adulto ha nei confronti dei giovanissimi, che mai e poi mai dovrebbero essere lasciati “allo sbando” in una realtà “virtuale” colma di rischi e pericoli insidiosi.

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