Pietro Licciardi: “Uno Stato abortista somiglia agli stati totalitari del XX secolo”

A cura della Redazione

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Sulla falsariga del famoso “Questionario di Proust”, la redazione ha rivolto delle domande curiose a Pietro Licciardi, collaboratore di InFormazione Cattolica, Geopolitica Quotidiana e La Fede Quotidiana. 

Licciardi è giornalista professionista dal 1993, ha lavorato a La Nazione, Il Telegrafo e collaborato con la RAI. Autore di due libri di inchiesta – “Gli Affari riservati del Mostro di Firenze” e “La strana morte del dottor Narducci. Il rebus dei due cadaveri e il «mostro» di Firenze” – cura per il Centro cattolico di documentazione di Marina di Pisa il sito Rassegna Stampa. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e diretto periodici. Ha contribuito con suoi articoli al volume “Polis” (Flamingo Edizioni), un testo che fa della libertà di espressione un dovere di alto senso civico, un servizio alla societas.

Una persona famosa che si avvicina al tuo ideale… I santi sono contemplati?

Una tua fobia… Boh? Non ricordo di aver mai sperimentato delle vere e proprie fobìe; forse situazioni di disagio… forse.

La materia più amata e quella più odiata da studente… Mi è sempre piaciuto scrivere. Peccato che nell’istituto tecnico che ho frequentato ho trovato una professoressa di italiano che il primo giorno ha detto: «Siccome da questa classe non dovranno uscire né giornalisti né scrittori non vi insegnerò la grammatica». Senonché almeno un giornalista e pure scrittore c’è uscito: io. La materia più odiata? Nessuna, le ho sopportate tutte con pazienza e rassegnazione.

Una cosa che hai sempre voluto fare e non hai mai fatto? Viaggiare per l’Europa su una accessoriata motorhome; pranzare e dormire sull’Orient Express, ma solo se sicuro di non avere come compagno di viaggio l’ispettore Poirot. Porta sfiga, ogni volta un morto…

Qual è la tua più grande passione? Cercare e raccontare belle storie.

Qual è il tuo motto? Memento mori.

Un oggetto al quale sei particolarmente legato… Non credo di averne mai avuti. Le cose vanno e vengono e quando ci si appassiona a qualcosa capita che si rompe o si perde.

Il film più bello che hai visto… Ce ne sono stati diversi ma non ne ricordo uno in particolare. Ricordo invece alcuni libri, letti e immaginati come la trama di un film; ad esempio Vita e destino di Vasilij Grossman.

Il tuo programma tv preferito… Grazie a Dio non ho più la tv da quando è arrivato il digitale terrestre. Comunque mi sono sempre piaciuti i film d’azione. Anche in tv.

Il tuo piatto preferito e quello che proprio non digerisci… Come si dice dalle mi’ parti (in Toscana) sono di bocca bona. Mi va bene tutto, basta che sia cucinato bene. Cosa non digerisco? Una volta sono stato invitato a pranzo da una dietista. Era tutto scondito; da allora alla larga da dietisti e salutisti. 

Lo stato del mondo in cui ti piacerebbe vivere… Su un’isola della Polinesia. Ma siccome là ci sono vulcani, tsunami, tifoni… Meglio l’Italia, dove nonostante tutto si sta bene come da nessun’altra parte.

Tra i vari problemi del mondo qual è quello che ti dà più fastidio? In questo mondo oggi così incasinato e alla rovescia? L’elenco sarebbe troppo lungo.

Per informarti cosa gradisci? Ma che domanda! Informazione cattolica ovviamente. Ma anche la buona stampa ancora sicuramente cattolica che c’è in rete e non, come La Nuova Bussola quotidiana, il Timone, Tempi… Molto bene anche Youtube, scegliendo con cura tra i numerosi canali tematici. Consiglio vivamente anche Rassegna Stampa del Centro cattolico di documentazione di Marina di Pisa.

Che personaggio storico ti piacerebbe essere? Luigi IX re di Francia: sovrano, santo e guerriero crociato.

Il tuo massimo sogno di felicità… Lavorare in una bella fattoria situata tra il mare e la montagna, assieme a figli, nuore e nipoti.

Hai tatuaggi e/o piercing? Sono come mamma mi ha fatto, anche se da giovane sono stato tentato per un attimo di tatuare un paracadute sulla spalla. Per fortuna non l’ho fatto.

Un ricordo bello legato alla tua infanzia… Le tavolate con nonni, cugini e zii al paese di mio padre, quando andavamo a far loro visita in estate e i giorni trascorsi coi nonni a Pisa. Bello anche il periodo della leva militare, ma allora l’infanzia era già finita da un pezzo.

Pro o contro l’aborto e perché… Decisamente contro. Uno Stato che rende legale l’omicidio, perché di questo si tratta, è da considerarsi alla stregua degli stati totalitari del XX secolo. 

Pro o contro l’eutanasia e perché… Stesso discorso dell’aborto.

Pro o contro la legalizzazione delle droghe chiamate leggere e perché… Contro. E’ un’alterazione della personalità e una alterazione della coscienza. Una ubriacatura dello spirito e una fuga dal reale. Un modo tutto sommato vigliacco di sfuggire dalla realtà.

Credi nella vita su altri pianeti? Non mi pongo il problema. 

Che cos’è per te la famiglia E’ sufficientemente tutelata in Italia? Una comunità unita da legami di amore, di sangue e da una storia condivisa. In Italia non solo non è tutelata ma tutto è stato scientificamente studiato per romperla e disgregarla. A cominciare dal fatto che è difficile poter trovare lavoro là dove sono le radici e gli affetti familiari, costringendo a diluire i legami. Anche le abitazioni sono pensate per nuclei familiari sempre più ristretti, con tutte le difficoltà e gli impedimenti che questo comporta.

Cosa pensi della credenza orientale chiamata reincarnazione? Una bischerata. Soggiornare una volta in questa valle di lacrime basta e avanza;  quante volte dobbiamo replicare? E alzi la mano chi può dire di aver trascorso il suo soggiorno terrestre come una ininterrotta e piacevole vacanza, tanto da voler fare il bis e magari anche il quadris.

Credi in una forma di vita dopo la morte terrestre? Certo che si, altrimenti sai la fregatura? E comunque ci sono le prove di un aldilà, che solo quei fessacchiotti di atei si ostinano a negare.

Credi negli angeli? Li ha nominati Gesù, che lo hanno detto gli evangelisti (l’angelo Gabriele portò l’annuncio a Maria), quindi si.

Chi è per te Gesù Cristo? Cosa dire? Un padre, una madre, un fratello. Ma anche il mio e nostro Re, al quale giurare devota filiale obbedienza e lealtà.

Credi che possano verificarsi dei miracoli? C’è poco da credere o non credere. Si tratta di fatti reali, accertati e documentati, in epoca “moderna” anche dalla laica e laicista scienza, che li ha avallati e riconosciuti in virtù del suo non averci capito nulla. 

Qual è il senso della tua vita? Come vorresti spenderla nel mondo? Lasciarsi fare per essere strumento nelle mani di Dio. Ogni volta che ho pensato, come suol dirsi, di prendere in mano le redini o ho perso tempo o ho combinato qualche guaio.

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