Lo scrittore Pisani: “no alle droghe, stiamo andando incontro ad una società di zombi apatici!”

a cura della Redazione

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Sulla falsariga del famoso “Questionario di Proust”, la redazione ha rivolto delle domande curiose a Francesco Pisani, collaboratore di InFormazione Cattolica e La Fede Quotidiana.

Francesco Pisani, nato nel 1991, è uno scrittore, studioso, traduttore e fotografo italiano. Vive a Roma. Da sempre appassionato di storia, letteratura e filosofia, ha studiato Scienze della Comunicazione presso l’università di Roma Tor Vergata. E’ stato sottotitolatore di programmi RAI e membro della commissione d’esame del Centro Professionale “Don Luigi Di Liegro” di Monterotondo (Roma). Collabora stabilmente con la rivista di architettura “Abitare la Terra” diretta da Paolo Portoghesi. Attualmente lavora presso la Archmeta Srl. Tra le sue pubblicazioni: Masàn l’importanza dello stupore (Il Formichiere, 2016, prefazione di Paolo Portoghesi), La caduta (Ilmiolibro, 2018), Resterà solo cenere (Youcanprint, 2020, prefazione di Sergio Caldarella), Il poeta dei quartieri popolari (Nep Edizioni, 2021, prefazione di Giovanni Fontana).

1. Una persona famosa che si avvicina al tuo ideale… Non saprei. Forse San Francesco D’Assisi.

2. Una tua fobia… Perdere la persona che amo di più al mondo: mia moglie.

3. La materia più amata e quella più odiata da studente… La più amata è sempre stata la Storia, così come l’Italiano. La più odiata, forse, la Matematica, ma semplicemente perché non ho avuto insegnanti capaci di farcela comprendere appieno e apprezzare. Nonostante ciò riconosco, ovviamente, la sua fondamentale importanza.

4. Una cosa che hai sempre voluto fare e non hai mai fatto… Non saprei. Forse viaggiare un po’ di più in paesi lontani ed esotici.

5. Quale è la tua più grande passione? Ce ne sono molte: la lettura, sicuramente, è tra le prime, così come la musica, il cinema, ecc.

6. Qual è il tuo motto? “Dilige et quod vis” fac di Sant’Agostino

7. Un oggetto al quale sei particolarmente legata… Non sono legato agli oggetti. Forse ai miei libri.

8. Il film più bello che hai visto… Probabilmente Ikiru (Vivere) di Akira Kurosawa.

9. Il tuo programma tv preferito… Non guardo la televisione, salvo raramente qualche programma su RAI 5: l’unico canale, a mio parere, ancora salvabile e che propone un po’ di Cultura.

10. Il cantante (o gruppo musicale) preferito… Amo la musica di Mozart.

11. Il tuo sport preferito… Il calcio, più guardarlo che praticarlo, mentre da praticare mi piace il basket e il nuoto.

12. Il tuo piatto preferito e quello che proprio “non digerisci”… Il piatto preferito è la Carbonara, da romano doc, mentre tra quelli che non amo particolarmente posso citare la pasta in bianco, perché non sa di niente.

13. Lo Stato del mondo in cui ti piacerebbe vivere… Forse l’Austria.

14. Tra i vari problemi del mondo qual è quello che ti dà più fastidio? L’ignoranza generale e i media televisivi, gli opinionisti, gli influencers, che rappresentano il vuoto cosmico, ma che in un’epoca profondamente povera a livello culturale come la nostra, hanno preso sempre più il sopravvento, spodestando la nobile categoria dei giornalisti. Un Indro Montanelli si starà rivoltando nella tomba.

15. Per informarti cosa gradisci… (indica un sito e/o un quotidiano e/o un periodico) Come ho già detto tendo a non guardare mai i telegiornali, anche perché ritengo che sia vettori di negatività e persuasione. Non è proprio il massimo pranzare o cenare e sentir parlare solo di morti, guerre, disastri, ecc. Per informarmi leggo alcune testate giornalistiche, soprattutto quelle piccole e indipendenti, e se possibile, quelle internazionali, soprattutto il The Guardian britannico.

16. Che personaggio storico ti piacerebbe essere? Probabilmente San Francesco d’Assisi, per la sua umanità e umiltà.

17. Il tuo massimo sogno di felicità… Un mondo dove non ci siano conflitti, guerre, sopraffazione e povertà. Forse sarà così solo in Paradiso.

18. Hai tatuaggi e/o piercing? Assolutamente no.

19. Un ricordo bello legato alla tua infanzia… Le lunghe conversazioni con mio nonno, persona di fede incrollabile e di profondo senso morale ed etico che ha dimostrato fino all’ultimo istante della sua vita. Sono indubbiamente i ricordi più belli dell’infanzia.

20. Pro e contro l’aborto e perchè… Assolutamente contrario dal momento che si tratta di un omicidio. Una madre e un padre che sono capaci di uccidere il proprio figlio rivelano già un’umanità perduta e condannata. Se uno non se la sente di crescere un figlio può sempre darlo in adozione. Oggi si usa la scusa che se il bambino nasce disabile (come se ci fosse da vergognarsi ad essere malati) è meglio non farlo soffrire, ché è un po’ come dire che i nazisti facevano bene a sterminare i disabili perché così non soffrivano più. Questo ragionamente cinico e disumano si potrebbe applicare anche agli anziani, ai malati, ecc. e a tutte quelle persone che la società edonista e consumista vuole togliere di mezzo perché non producono beni di profitto. In realtà dietro la scelta dell’aborto vi è sempre il profondo egoismo umano e lo stravolgimento del concetto di amore, che come sappiamo, si esprime soprattutto nel donare se stessi all’altro.

21. Pro o contro l’eutanasia e perchè… E’ un discorso complesso. In linea di massima sono contrario, però è anche vero che, a differenza dell’aborto dove il bambino non può scegliere se nascere o meno perché la vita gli viene troncata dai genitori, nel caso dell’eutanasia se una persona, per diverse ragioni, arriva al punto di non voler più soffrire, ritengo che sia giusto darle almeno la possibilità di scegliere. E’ evidente che la visione che abbiamo della vita cambia completamente le nostre prospettive. Una visione religiosa e spirituale ci porta ad accettare, seppur con difficoltà, la sofferenza e ad accoglierla senza peso – mi è capitato una volta di vedere un ragazzo paralizzato su una sedia a rotelle che sorrideva felice come se avesse vinto la lotteria -, mentre una visione atea e materialista dell’esistenza ci conduce a rinnegare il dolore e la sofferenza, e nel caso degli altri ci si chiude nel più totale egoismo, mentre quando riguarda noi si preferisce farla finita. Ecco perché dico sempre che l’ateo oltre ad essere stupido è anche tendenzialmente malvagio, soprattutto verso se stesso.

22. Pro o contro la legalizzazione delle droghe chiamate leggere e perchè… In passato mi consideravo favorevole, non perché ne facessi uso (Dio ce ne scampi!) ma perché ritenevo che la legalizzazione potesse consentire allo Stato di avere un controllo maggiore, e di conseguenza più sicuro, su queste sostanze, riducendo anche i guadagni della Mafia e degli spacciatori. Negli anni ho compreso, invece, che la legalizzazione ha condotto sempre più persone a fare uso di queste sostanze con la conseguenza che le dipendenze, i vizi, ecc. sono in costante aumento e stiamo andando incontro ad una società di zombi apatici, il che è terribile soprattutto per i giovani.

23. Credi nella vita su altri pianeti? Non vedo perché l’Onnipotente, nella sua magnificenza, non dovrebbe aver creato la vita anche su altri pianeti. Chiaramente esistono diverse forme di vita – non intendo gli alieni con le antennine e le navicelle spaziali. Anche il mondo minerario e sottomarino è ricco di vita, che noi umani stiamo lentamente distruggendo. Credo che sia una grande forma di presunzione ritenerci l’unica e la più evoluta specie dell’Universo, anche perché ne sappiamo davvero ancora troppo poco a riguardo.

24. Che cos’è per te la famiglia. E’ sufficientemente tutelata in Italia? Io credo che la famiglia sia l’espressione più naturale dell’amore tra esseri umani. Due persone si amano, si sposano, mettono al mondo dei figli e formano una famiglia. Chiaramente la famiglia non deve neanche diventare una prigione o un luogo, come purtroppo spesso è stato in Italia, dove si esprima l’egoismo, l’interesse personale, la chiusura al mondo esterno, della serie “basta che sto bene io e la mia famiglia, e tutto il resto se ne può andare al diavolo”. Una vera famiglia esiste dove non si percepisce più la distanza con gli altri. In questo senso l’intera società dovrebbe diventare una grande famiglia, un po’ com’era per Gesù con i suoi apostoli. Mi rendo anche conto che questo discorso è molto bello a dirsi, ma difficile da applicare sul piano pratico. Credo comunque che la famiglia non sia più particolarmente tutelata in Italia, così come non lo è quasi più nessuno a partire, soprattutto, dal periodo post pandemico.

25. Cosa pensi della credenza orientale chiamata reincarnazione? In realtà il concetto di metempsicosi è presente, non solo in Oriente, ma anche in Egitto, tra le tribù pellerossa del Nord America, così come nel mondo greco e romano. Ne parla Platone anche nel Mito di Er. Molti ritengono che sia inconciliabile con la fede cristiana, e in linea di massima condivido, ma forse esistono anche delle dovute eccezioni. Un bambino che muore dopo pochi mesi di vita è destinato al Paradiso o all’Inferno? Nei secoli passati si credeva che questi bambini andassero nel limbo, ma non è più logico pensare che alcune anime che non hanno avuto la possibilità di compiere un percorso evolutivo su questa terra siano richiamate dopo un periodo di tempo a ritornare per continuare e concludere il proprio percorso? Altrimenti non si spiega il fenomeno di Mozart, che a cinque anni già componeva, o dei bambini prodigio. Non dimentichiamo che, in fondo, le vie del Signore sono infinite. Forse quindi la reincarnazione è una possibilità che si manifesta solo in certi casi, come eccezione, non come una regola generale o una ideologia, come oggi purtroppo viene spacciata e diffusa.

26. Credi in una forma di vita dopo la morte terrestre (per esempio Paradiso, Inferno, ecc.)? Assolutamente sì. Vi è una certezza a riguardo.

27. Credi negli angeli? Certamente.

28. Chi è per te Gesù Cristo? Nostro Padre e la più alta forma di insegnamento.

29. Credi che possano verificarsi dei miracoli? Certamente. Non mi riferisco solo a quelli considerati comunemente straordinari, ma anche il miracolo della vita, dell’amore, del senso insito nelle cose e nella natura. L’esistenza stessa è un miracolo di per sè.

30. Qual è il senso della tua vita? Come vorresti spenderla nel mondo? Il senso della vita credo che si esprima nel fare del bene e nel provare, ognuno con i propri mezzi, a migliorare il mondo che Dio ci ha donato.

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Bravo! Vedo nelle tue risposte, oltre che una profonda cultura umanistica, una grande dose di umanità e di fede in Dio.
Se Dio non ha ancora distrutto il nostro pianeta è perché al mondo esistono ancora ragazzi come te.
Ti auguro un mondo di bene!