I violenti e criminali attacchi delle nazi-femministe continuano!

di Rita Lazzaro

ASSALTATA LA SEDE DI PRO VITA E FAMIGLIA. PERCHE’ QUANDO E’ STATA ASSALTATA LA CGIL E’ STATO UN DRAMMA NAZIONALE E ADESSO IL CENTRO-SINISTRA SOSTANZIALMENTE TACE?

Io non so come si pensi di combattere la violenza contro le donne rendendosi protagonisti di intollerabili atti di violenza e intimidazione come quelli avvenuti sabato a danno dell’associazione Pro Vita e Famiglia. Voglio interrogare tutti su una questione banale: la violenza va condannata sempre o solamente quando si rivolge a qualcuno di cui condividiamo le idee? È questa la domanda sulla quale, da parte di certa sinistra, non abbiamo mai avuto una risposta chiara. Spero stavolta arrivi, da Elly Schlein, da Giuseppe Conte, da Maurizio Landini e dalla Cgil ai quali tutti manifestammo la nostra solidarietà in occasione del vergognoso assalto alla sede del sindacato. Una sede devastata è inaccettabile sempre. Particolarmente se la si devasta nel nome delle donne violentate, picchiate o uccise”.

Sono queste le parole di solidarietà scritte sui social dal premier Giorgia Meloni alla Onlus Pro Vita & Famiglia, la cui sede è stata devastata il 25 novembre, a Roma, durante la manifestazione tenuta in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. Secondo quanto è stato ricostruito dalla polizia, quando la testa del corteo aveva già raggiunto piazza San Giovanni, circa duecento manifestanti che si trovavano in coda, alcuni anche a volto coperto, si sono allontanati, provando ripetutamente a forzare il blocco delle forze dell’ordine posto a protezione della sede di Pro Vita, arrivando addirittura allo scontro.

Uno scenario incivile tra transenne tolte e lancio di fumogeni e bottiglie di vetro contro la sede della Onlus e le forze dell’ordine. Ma non è finita qui, come si può amaramente constatare da quanto è stato denunciato da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita e Famiglia onlus: “Oggi, nel recarci presso la nostra sede dopo i violenti e criminali attacchi #transfemministi di ieri durante la manifestazione contro la violenza sulle donne, abbiamo rinvenuto un piccolo ordigno esplosivo dentro i nostri uffici, fortunatamente non entrato in funzione. Siamo sconvolti da questo vero e proprio atto terroristico, volto a intimidirci. Quanto accaduto tra ieri e oggi dimostra letteralmente l’ipocrisia dei movimenti femministi e transfemministi che hanno sfruttato i recenti fatti di cronaca per portare avanti un’azione intimidatoria contro la nostra onlus”.

Una violenza che il portavoce considera ancor più ingiustificata vista l’attività dell’associazione a tutela della vita dal concepimento alla morte naturale, diretta alla promozione della famiglia e alla tutela della libertà educativa dei genitori. Una denuncia dove non è mancata la più che legittima provocazione ai “buoni” della politica come Roberto Gualtieri e il segretario del Pd Elly Schlein, che hanno partecipato alla manifestazione contro la violenza sulle donne e che continuano a tacere su quelli che Coghe ha giustamente definito “atti violenti e criminali”.

Li invitiamo a venire a trovarci e a vedere con i loro occhi la furia ideologica che, incurante della presenza della polizia, ha prodotto danni ingenti e solo per caso non ha trovato i nostri collaboratori presenti all’interno, che altrimenti sarebbero stati in serio pericolo. Quanto successo è un attacco non solo a noi ma alla libertà di pensiero e alla democrazia stessa, per questo rimanere in silenzio e non condannare il gesto significherebbe essere complici e avallare i gesti di questi criminali”.

Uno dei tanti, troppi attacchi contro le sedi di Pro Vita & Famiglia. Come quello successo lo scorso 28 ottobre, quando, durante una manifestazione pro-Palestina e contro il conflitto incorso con Israele, le transfemministe e collettivi di sinistra, hanno vandalizzato la sede di Pro Vita & Famiglia con scritte del tipo “Giù le mani dai nostri corpi”, “Pro Vita m***e” e simboli transfemministi.

Tra i più recenti da ricordare altresì quanto successo lo scorso marzo, a Pisa, dove “Non una di Meno” ha vandalizzato i manifesti a tutela della Vita, con tesi antiscientifiche quali, ad esempio, “Il feto non esiste di per sé”; Tra gli atti vandalici da ricordare anche quanto successo a Roma in Viale Manzoni, quando la sede della Onlus è stata attaccata da collettivi di sinistra e vandalizzata con pesanti insulti e volgarità scritti a caratteri cubitali sulle saracinesche e sui muri all’ingresso. Atti vandalici pregni di odio e violenza contro chi è marchiato come odiatore e violento da parte dell’intellighenzia rosso-arcobaleno.  La stessa che, in queste ore, ha abbracciato il rigoroso e voluto silenzio.

Non è stato invece in silenzio il leader della Lega, Matteo Salvini “Se assaltano la sede della Cgil c’è (giustamente) indignazione nazionale. Se estremisti rossi assaltano la sede di una Onlus che aiuta e difende le famiglie, silenzio? La solidarietà mia, di tutta la Lega e di tutto il popolo italiano“. All’indignazione del leader leghista si è aggiunta  altresì quella del ministro per le Riforme Maria Elisabetta Alberti Casellati che ha considerato l’episodio come una “nota stonata che si inserisce in un contesto di dolore e drammaticità di una situazione che sta diventando una emergenza per noi”, considerando «inaccettabile che la manifestazione di sabato contro il femminicidio e la violenza di genere si sia lasciata alle spalle le tracce di episodi di quella violenza che si sostiene di voler combattere”.

Un “assalto allucinate”, definito così dal capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, Lucio Malan. “Un fatto grave, ma ancora peggio è il silenzio di certa politica”, ha scritto sui social la deputata di FdI e vicecapogruppo Elisabetta Gardini. “Inaccettabile che la manifestazione di sabato contro il femminicidio e la violenza di genere si sia lasciata alle spalle le tracce di episodi di quella violenza che si sostiene di voler combattere” questa la condanna del vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, di Forza Italia.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti, ha presentato una interpellanza urgente al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per la tutela dell’Associazione ProVita e Famiglia. Foti chiede di “sapere quali iniziative saranno assunte a tutela dell’associazione ‘Pro Vita & Famiglia’ e quali indagini siano state avviate, per scongiurare in
futuro il ripetersi di atti di violenza messi in atto da parte di alcuni contestatori nel corso della manifestazione di venerdì scorso volta proprio a stigmatizzare la violenza”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati spiega che ieri una delegazione di FdI si è recata presso la sede assaltata e vandalizzata, in segno di solidarietà. “Si tratta di un episodio gravissimo su cui aspettiamo ancora la condanna dei segretari Pd e Cgil Schlein e Landini, entrambi presenti alla manifestazione”.

“Solidarietà” arriva anche da Maurizio Lupi di Noi moderati insieme a una “dura condanna della violenza da parte di chi si professa contro ogni forma di aggressione”. Ed ecco che questo coro di indignazione ha resuscitato anche l’indignazione di chi, fino a questo momento, era stato nel suo cantuccio. Infatti, ieri, in tarda mattinata è intervenuto anche Giuseppe Conte: “Io condanno insieme a tutto il Movimento Cinque Stelle sempre gli atti di violenza, ci troveranno sempre contro. Però non vorrei che questo fosse anche un modo per sminuire una grande mobilitazione, una grande risposta a favore del riscatto delle donne, della massima libertà contro ogni sopraffazione, arbitrio, ogni sopruso”. Condanna dove l’avvocato del popolo sembra più ricoprire il ruolo del giudice terzo e imparziale tra le parti.

Adesso manca all’appello solo il primo leader donna del Pd, Elly Schlein, la stessa che, dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, aveva invitato la Meloni a seppellire l’ascia di guerra per unirsi contro la violenza sulle donne. A quanto pare i troppi impegni tra un intervento transfemminista e l’altro rendono la memoria corta.

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Pienamente d’accordo! Vergognoso.. che la solita parte della politica di sinistra.. non prenda una netta posizione di denuncia di questi gravi fatti accaduti.