Impedire nuovi casi di XXcidio? I divergenti XY mutino i cromosomi!

di Gianni Toffali

PARAFRASANDO GLI EMULI DEL BAFFETTO, LE FIGURE XX HANNO ASSERITO CHE IL MALE ASSOLUTO È INCARNATO NEI GENI DI CHI HA UN PATRIMONIO GENETICO DIVERSO RISPETTO ALLA PUREZZA DEL LORO…

Sabato 25 novembre le piazze d’Italia si sono affollate di figure umane con corredo cromosomico XX. La giornata si è caratterizzata per le urla e gli improperi indirizzate alle figure umane con corredo cromosomico XY. Queste ultime, forse perché intimorite dalle note acute e stridenti, hanno chinato il capo e non solo quello.

Le figure XX, hanno ricalcato pari pari il concetto del misticismo nazista tedesco che includeva teorie razziali e mitologiche secondo le quali i popoli germanici o più in generale la razza nordica fossero i diretti discendenti di una arcaica razza ariana, simbolo di perfezione psicofisica e di purezza.

Parafrasando gli emuli del baffetto, le figure XX hanno asserito che il male assoluto è incarnato nei geni di chi ha un patrimonio genetico diverso rispetto alla purezza del loro.

La risposta uscita dalle piazze, è stata unanime: per impedire nuovi casi di XXcidio, bisogna obbligare i divergenti XY a mutare i cromosomi.

A giudicare dai non pochi mutanti che hanno smesso i pantaloni per indossare la gonnella o sono passati dal rasoio al depilatore, l’impresa, salvo guizzi inaspettati risvegli testicolari, sembra facilmente a portata di gender.

Sempre sabato 25 novembre, in occasione della “manifestazione contro la violenza” sulle donne, le medesime hanno “violentato” la sede romana di Pro Vita. Il L’Associazione, che c’azzecca con il femminicidi come i cavoli a merenda, è stata presa di mira da un assalto squadrista coordinato e perpetrato da manifestanti incitati dall’organizzazione trans femminista “Non Una di Meno”.

Con una brutalità inaudita le pacifinte, non paghe di aver devastato la sede, si sono scagliate contro la polizia che era intervenuta in difesa degli attivisti pro life, con bottiglie, pietre, petardi e fumogeni. In pochi minuti, la massa di manifestanti ha scatenato uno scontro fisico violento con le forze dell’ordine costrette ad abbandonare la loro posizione in difesa della sede.

Il possesso di oggetti potenzialmente lesivi, indicano che l’organizzazione che a parole blatera di pace, democrazia, libertà e diritti, in realtà non sembra dissimile da talune organizzazioni terroristiche di estrema sinistra.

La speranza è che il governo metta fuori legge le attività di certe donne che di femminile hanno solo il nome e (forse) la biancheria intima. Per il resto, violenza fisica in primis, si sono rivelate infinitamente peggio degli uomini.

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