Depressione, suicidi, disperazione? La causa è l’allontanamento da Dio!

di Francesco Pisani

COME MAI TUTTO QUESTO?

Nel mondo contemporaneo aumentano sempre più i casi di depressione, di suicidio, di disperazione. Come mai tutto questo?

La realtà è che, al di là dei problemi sociali ed esistenziali, la vera ragione è di natura spirituale perché la depressione è mancanza di Dio.

L’uomo si sente sganciato, distaccato dalla propria sorgente, dal proprio Creatore, come un figlio tenuto lontano dal seno materno, e tale mancanza si manifesta attraverso un senso generale di malessere, di insoddisfazione: nella cosiddetta depressione.

Ovviamente la psicanalisi risulta il palliativo per chi non crede: tampona il problema, ma non lo risolve. E come potrebbe risolverlo dal momento che il problema è di natura spirituale?

La stessa natura spirituale che buona parte della psicanalisi odierna, intrisa di materialismo e ateismo, si arroga il diritto di negare. E così germogliando l’ateismo si moltiplicano il numero degli infelici da internare nei manicomi, nelle cliniche, da “sanare” mediante terapie e farmaci.

Ovviamente la sola e vera cura, l’amore, che è semenza di Dio, così come la fede nel Creatore, non viene presa in considerazione, salvo che da quei pochi che hanno ancora chiaro lo scopo della vita e il cammino a cui ogni essere umano è stato chiamato, perché, forse sarebbe il caso di ripeterlo più volte e ancora più forte, che senza la presenza di Dio e in mancanza di una vita vissuta all’insegna di Dio l’esistenza non solo risulta deprimente e vuota, ma letteralmente impossibile.

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“Se Dio non ci fosse,
si dovrebbe inventarlo”