Un vescovo coraggioso in difesa della vita

di Don Marco Begato

LA GRANDE SVOLTA IN FAVORE DELLA VITA, DAL CONCEPIMENTO ALLA MORTE NATURALE, NON POTRÀ PRESCINDERE DALLA PRESENZA ATTIVA DI GUIDE

Ha fatto molto piacere la presenza di S.E. mons. Antonio Napolioni, vescovo di Cremona, alla veglia di preghiera organizzata da 40 Giorni per la Vita – Bergamo (Facebook) in collaborazione con Celsi Giorgio Ora Et Labora In Difesa Della Vita ((8) Facebook).

L’evento si è tenuto di fronte all’Ospedale di Treviglio (BG), il 4 Gennaio 2024  nel primo pomeriggio, con la partecipazione di alcune decine di persone insieme al padre bianco Giuseppe Locati e di don Angelo Rossi (cappellano dell’Ospedale di Treviglio).

L’intervento del Vescovo di Cremona è stato tanto inatteso quanto gradito, e ha confermato l’interesse del Pastore per la causa in difesa della vita, mostrata in più occasioni e di recente confermata anche con il coraggioso sostegno dato nella sua diocesi alla raccolta firme di www.uncuorechebatte.eu.

L’iniziativa di preghiera trevigliese, per la cui cronaca ringraziamo il corrispondente locale  Giovanni Sincinelli, presenta almeno tre meriti che è bene sottolineare.

Anzitutto è una azione utile a tenere viva e vitale l’attenzione in difesa della vita. La causa pro-life ha conosciuto un pesante arresto durante i mesi della pandemia – mesi nei quali, lo ricordiamo, erano spesso interdetti screening e operazioni di routine, ma sempre possibili gli interventi di aborto – e chiede ora delle azioni concrete e puntuali di ripresa.

In secondo luogo è stato un atto pubblico: tra gli elementi tragici dell’epoca tecnocratica contemporanea e tra le sue linee programmatiche vi è quella di relegare le grandi cause etico-religiose a fattori privati e invisibili. Qualsiasi intervento volto in direzione contraria e indirizzato a dare risonanza pubblica e condivisa alle rivendicazioni in difesa della vita, va considerato con grande credito e promosso il più possibile.

Da ultimo si è segnalata la presenza di un Vescovo: la grande svolta in favore della vita, dal concepimento alla morte naturale, non potrà prescindere dalla presenza attiva di guide autorevoli, sia a livello civile che a livello ecclesiastico. Qualsiasi altra mobilitazione, privata di una simile guida, rischia di risultare inconcludente. È quindi importante e da sollecitare la partecipazione dei Pastori a queste iniziative.

Come emerso di recente, dietro alla moda abortista si celano non pochi e non poco inquietanti riferimenti satanisti (https://www.sabinopaciolla.com/la-rivista-cosmopolitan-promuove-ai-suoi-lettori-un-rituale-satanico-sullaborto/), la causa pro-life per converso si tinge sempre più di toni alti, religiosi e di accenti addirittura salvifici. Se l’ultima partita del demonio – stanti le dichiarazioni di suor Lucia di Fatima – è contro la famiglia, le pedine che si muovono in tale partita sono le vite innocenti e inermi, da tutelare e salvare. È una sfida umana e religiosa, che giustamente va tessuta di mosse politiche ma anche di fede. Le veglie, piccole ma perseveranti, come quella promossa a Treviglio concorrono perfettamente alla causa, se pur non la esauriscono.

Ci raccomandiamo un rilancio di tali episodi, eventualmente approfittando della possibilità di contatto e di consigli tramite la messaggistica offerta dalle Pagine Facebook delle associazioni pro-life, segnalate più sopra.

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