Sta per uscire in Italia “Sound of Freedom”

di Paolo Gulisano 

LA FEDE E IL CINEMA: FEDERICA PICCHI  

Sta per uscire in Italia il film Sound of Freedom – Il canto della libertà, che negli scorsi mesi ha scosso l’America, denunciando la piaga del traffico di minori dal Sud America portati nelle luride alcove dei pedofili statunitensi.

Il film è tratto da una storia vera, e ne è protagonista l’attore Jim Caviezel, che interpretò Gesù nel film Passion di Mel Gibson, e che è ben noto pr la sua profonda religiosità cristiana. Ci sarà tempo per parlare del film, la cui uscita è annunciata per il prossimo 19 e 20 Febbraio in tutte le sale cinema che lo richiederanno, e che avrà delle aAnteprime Speciali nelle principali città italiane, con la presenza del distributore Federica Picchi Roncali e tanti altri ospiti a sorpresa. 

Vogliamo parlare della persona che ha reso possibile per gli spettatori italiani poter assistere a questo film, che non è stato accettato- chissà perché- dai principali distributori. 

Federica Picchi negli anni scorsi ha distribuito altri film tanto “scomodi” per la cultura ufficiale quanto straordinari come testimonianza artistica. 

Cristiada, Una canzone per mio padre, God’s Dead, Unplanned: se il pubblico italiano ha potuto vedere al cinema e poi in DVD questi film straordinari, il merito è tutto suo, di questa manager dinamica e piena di entusiasmo che ha fondato Dominus Production, un distributore indipendente che da qualche anno diffonde film non solo belli, ma anche con un’anima, pellicole esteticamente belle ed eticamente profonde.

La Dominus Production venne fondata da Federica nel 2010, e il primo film distribuito in Italia fu Cristiada, la storia della persecuzione dei cattolici messicani negli anni ’20 del secolo scorso, e contro ogni previsione di chi riteneva che un film del genere, apologetico e controcorrente rispetto alle mode cinematografiche imperanti, ebbe un grande successo con decine di migliaia di spettatori.

Da allora la Dominus ha proseguito nella  sua missione di realizzare – come dice la stessa Federica Picchi- la “rivoluzione della bellezza”, e ha già raggiunto prestigiosi obiettivi, pur continuando ad operare scelte coraggiose nelle proposte cinematografiche, come l’aver distribuito il film Unplanned, che racconta la storia vera di Abby Johnson, una dirigente dell’associazione abortista Planned Parenthood, che si convertì ed è diventata una eccezionale testimone della sacralità della vita. 

Federica Picchi si presenta come una persona piena di gioia di vivere e di voglia di comunicare la sua Fede cristiana. La sua è una storia – umana e spirituale, prima ancora che imprenditoriale – davvero unica.

Per lei è quasi una vocazione donare gioia, aiutare le persone nella propria realizzazione. Dopo aver coltivato in età giovanile una passione artistica per la musica, si laureò in Economia e intraprese una brillante carriera di manager, cominciando da una Banca d’Affari a Londra, come analista dei mercati.

Viaggiò molto, occupandosi o di emerging market nei vari Paesi in via di Sviluppo. In questi viaggi, volse lo sguardo oltre i lussuosissimi hotel che la ospitavano, e incontrò i missionari nei punti più poveri delle città. Era lì, nelle missioni poverissime, ma con le loro scuole, i loro campi coltivati nonostante l’arsura, i pozzi,  la loro economia semplice basata sull’aiuto reciproco, scoprì che c’era un altro modo di vivere. Poi ci fu l’evento luttuoso della morte del padre, e la grave malattia della madre. La caducità della vita, almeno della vita materiale, la interrogò sul significato più profondo della nostra esistenza. Trovò un senso a quella sofferenza che aveva nel cuore leggendo libri religiosi, a partire dal Vangelo, dalla Bibbia, e quindi autori di spiritualità. 

Fu per lei come scoprire un tesoro nascosto, in un momento di grande prova, con la  conferma che la vera ricchezza non è il contesto in cui vivi, la casa che possiedi, il lavoro che fai o il valore che hai per la società, ma è la pace che hai nel cuore. La bellezza non è fuori, ma è dentro di noi, dentro ognuno di noi e risiede nel nostro animo.  Più questa sua nuova consapevolezza maturava, più si scontrava con quello che proponeva il mondo, in particolare con i messaggi proposti dai media. Si rese conto  del progressivo imbarbarimento a cui vengono sottoposte le persone, in particolare i giovani,  tramite la televisione e media. L’osservare la progressiva offesa ai valori più belli, come quelli della vita e della famiglia, la spinse a desiderare d’intervenire, come poteva. Non voleva rimanere a guardare passivamente un tale progressivo sfacelo culturale.

Così, in breve tempo, prese la decisione di occuparsi cinema, allo scopo di portare esempi positivi ai più giovani tramite questo strumento. La sua intenzione era quella di raccontare e far conoscere storie vere, semplici e pulite. 

Sono passati più di dieci anni da allora, e Federica Picchi non si è ancora stancata di cercare di diffondere queste belle storie. Riprendendo idealmente quello che nel Signore degli Anelli l’hobbit Sam dice a Frodo: “C’è del buono a questo mondo…per questa vale la pena battersi”. E con questo spirito di amore al vero e al bello Federica intraprende ora la sfida di distribuire Sound of Freedom. L’aspettiamo impazienti nelle sale cinematografiche.  

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