Il tempo della Quaresima, un cammino di salvezza

di Giuliva Di Berardino

IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA 

Mercoledì delle ceneri 14 Febbraio 2024

Mt 6,1-6.16-18

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Oggi è una giornata importante per noi cristiani: è il mercoledì delle ceneri, il giorno che inaugura il tempo della Quaresima, cammino di salvezza che ogni anno è nuovo e ci fa nuovi, percorso che la Chiesa ha istituito per tornare ogni anno in modo nuovo, al fondamento, alla relazione vera con Dio, alla riscoperta profonda del nostro appartenere a Lui, mediante la Chiesa, mediante il Battesimo. Il Vangelo di oggi allora ci dona delle istruzioni per poter iniziare questo percorso di grazia: preghiera, digiuno, elemosina, le tre azioni della penitenza, le tre azioni religiose che aprono una via di comunione con le altre esperienze religiose dell’Ebraismo, dell’Islam. Fondamenti primari, potremmo dire fondativi, della relazione tra uomo e Dio. Le parole di Gesù ci offrono una lettura cristiana di queste tre pratiche fondamentali della penitenza. Questo modo propriamente cristiano di esercitare queste pratiche durante il tempo della Quaresima, è contenuto nella frase ripetuta per ben due volte nel brano: “Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. A fondamento della nostra persona e della nostra fede cristiana, “nel segreto”, c’è una relazione vitale per noi, quella col Padre. La nostra società vede le apparenze, Dio vede il cuore: solo Lui sa cosa una persona vive nel segreto. Ecco allora che la Quaresima è questo tempo di grazia che ci chiede penitenza per cogliere quanto ancora possiamo crescere e migliorare nell’eliminare tutta la superficialità dell’apparenza che ci portiamo addosso e che ci impedisce di cogliere la bellezza della relazione con il Padre. Allora, oggi, e in tutta questa santa Quaresima, cerchiamo di curare il luogo profondo, segreto, in cui stare in relazione col Padre. La bellissima liturgia che la tradizione cattolica ci consegna per oggi ci consente di avvicinarci all’altare per ricevere le sacre ceneri: andiamo con fiducia ed entusiasmo, perché le ceneri, segno del nostro limite, della nostra condizione mortale, siano per noi un segno di speranza: i nostri limiti non ci possono scoraggiare, perché nella comunione della Chiesa, in questo tempo di Quaresima, possiamo esercitarci a superarli, con la grazia di Dio.

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