I cattolici prendano le distanze da Biden!

di Gian Piero Bonfanti 

BIDEN E LE POLITICHE PRO-MORTE

Durante l’ultimo discorso pubblico il Presidente americano Joe Biden ha pronunciato questa frase: “Se gli americani mi mandassero un Congresso che sostenga il diritto di scelta, vi prometto che ripristinerei la sentenza Roe vs. Wade come legge del paese”. Alla faccia del “devoto cattolico”! Ma cosa serve alla Chiesa per capire che non deve più supportare persone come questa? Cosa ancora non è chiaro a quelli che ritengono  il tema dell’aborto come un argomento di secondo ordine? Lo abbiamo compreso che il destino e la sopravvivenza degli esseri umani si fonda su politiche pro life? Solo chi abita nel mondo occidentale sottovaluta questo tema, ma c’è anche chi volutamente vorrebbe una riduzione della popolazione tramite il controllo delle nascite, l’implementazione delle pratiche eutanasiche e politiche che conducono alla infertilità di popoli interi.

Eppure nel 2016 su questo tema il tycoon Donald Trump vinse le elezioni contro l’allora favoritissima Hillary Clinton la quale è, come tutto lo schieramento del partito democratico, una delle più assidue sostenitrici delle pratiche abortive. Ricordiamo il “face to face”  svoltosi il 19 ottobre 2016, alla vigilia delle elezioni, quando Hillary Clinton era data praticamente per vittoriosa. Nel famoso dibattito, il moderatore di Fox News Chris Wallace spinse i due contendenti alla presidenza a parlare di temi “caldi”. In merito al preteso “diritto ad abortire”, e chiese ai due avversari se esso dovesse tornare o meno ad essere oggetto di una legge dei singoli stati: era un chiaro riferimento alla famosa legge Roe vs. Wade. Inoltre venne chiesto fino a che punto si potesse estendere il preteso “diritto all’aborto” e quindi se fosse possibile l’aborto tardivo (ci si riferiva al tristemente noto “partial-birth abortion”).

Giusto per spiegare brevemente ai lettori di cosa tratta il cosiddetto “partial-birth abortion” riportiamo una parte della spiegazione che si può scaricare dal sito ufficiale della United States Conference of Catholic Bishops: “L’aborto con nascita parziale (PBA) è il termine utilizzato dal Congresso per descrivere una procedura che oltrepassa il confine tra l’aborto e l’infanticidio. Il medico fa nascere una parte sostanziale del bambino vivo fuori dal corpo della madre – l’intera testa in un parto con la testa o il tronco oltre l’ombelico in un parto podalico – quindi uccide il bambino schiacciandogli il cranio o rimuovendogli il cervello mediante aspirazione”.

Se ancora i lettori pensassero che queste pratiche siano solo una narrazione di chi difende strenuamente la vita nascente, riportiamo la parte di discorso (nel medesimo face to face) che fece guadagnare enormi consensi a Donald Trump e che gli valse la vittoria alle elezioni presidenziali. Dopo aver discusso quindi sulla legge Roe vs. Wade e sugli eventuali finanziamenti alle cliniche abortive Planned Parenthood, Donald Trump tuonò: “Se si è d’accordo con quello che Hillary sta dicendo, al nono mese si può prendere il bambino e strapparlo dall’utero della madre proprio prima della nascita (…). Per me non è ok, perché, basandoci su quello che lei dice, e basandoci su quello che intenderà fare in futuro, uno può prendere il bambino e strapparlo dall’utero fino all’ultimo giorno del nono mese. E questo è inaccettabile”.

Alla luce di queste considerazioni, e di molti altri esempi che un articolo solo non può sintetizzare, non si comprende ancora come mai i vertici della Chiesa non prendano le distanze da questa parte politica omicida. Non si capisce perché non partano scomuniche, perché sia permesso loro di ricevere la Santa Comunione nonostante gli stessi scandalizzino le persone con le loro posizioni pro aborto, ma a maggior ragione non ci si capacita del sostegno che viene dato ancora oggi ai democratici americani.

Come si può supportare una parte politica che stermina la vita nascente con una strage che perdura da anni e che miete ogni anno milioni di vittime? Oramai la sottocultura dilagante etichetta le persone che parlano contro l’aborto come indietristre, bigotte, medievali… quante volte ce lo siamo sentito dire? Eppure bisognerebbe ricordarsi delle parole di San Giovanni Paolo II all’inizio della sua famosa preghiera: “Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata. Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l’autorità di distruggere la vita non nata”. Non sappiamo forse se Donald Trump potrà essere il giusto prossimo presidente degli Stati Uniti, ma dovrebbe essere chiaro a tutti che Sleepy Joe ed i suoi adepti sono le persone sbagliate nel posto sbagliato. Se ne facciano una ragione anche i nostri vertici della Chiesa e prendano posizioni contro questa deriva mortifera.

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