La salvezza sta nei “fiat” di Dio, di Maria, e il nostro alla volontà del Padre

di Padre Giuseppe Tagliareni

L’ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE SI FESTEGGIA IL 25 MARZO. QUEST’ANNO, ESSENDO LUNEDI’ SANTO, LA FESTA RICORRE OGGI, 8 APRILE 2024

“Ave, o piena di grazia, il Signore è con te” (Lc 1,28), disse l’arcangelo Gabriele a Maria nell’annunciarle la divina maternità. Al suo “Fiat”, lo Spirito Santo la adombrò ed ella concepì il figlio: “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14).

“Lo chiamerai Gesù” disse Gabriele prima a Maria e poi a Giuseppe, “egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” (Mt 1, 21). Il profeta Isaia l’aveva detto: “Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele… perché Dio è con noi” (Is 7,14.8,10).

E tutta l’umanità attende il dono di Dio. Chi altri può mai salvare l’uomo dal peccato e dalla morte? Non le offerte di agnelli e di vitelli, non la scienza, non la tecnologia, non gli extra-terrestri. “Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta… Allora ho detto: “Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà” (Eb 10,5.7).

Sì, la salvezza sta nel fiat di Dio e di Maria prima e poi nel nostro fiat alla volontà del Padre e cioè nel sacrificio del nostro io, nell’amore. Cristo entra nella storia per mezzo di Maria, che ne divenne la Madre. Da allora è sempre lei che propizia il dono dell’Emmanuele. Non si può essere cristiani, se non si è mariani. Il primo “mariano” è S. Giuseppe e a lui per primo fu dato Gesù. Maria Vergine umanizza Dio e lo pone con noi: Anche nella Messa accanto a Gesù agisce Maria, la nostra Madre.

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